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11.10.2021 08:50 - Il mio parere sui Glascockpit
Come informatico e pilota
Dopo il post sul volo di prova del nuovo P92, ho ricevuto molti commenti in cui le persone mi chiedono perché sono contrario al Glascockpit.
Pertanto vorrei scrivere qui la mia opinione. Come sempre: questa è la mia opinione! Potete essere d'accordo o meno. La mia opinione non deve necessariamente essere la vostra...
Ho anche lavorato intensamente su applicazioni per l'aviazione (un'applicazione web che utilizzo per pianificare i miei voli e un'app per la navigazione).
Quindi, anche se ovviamente non conosco i dettagli di come aziende come Garmin hanno progettato e programmato i loro dispositivi, penso di poter dare un'opinione informata.
Per prima cosa: in informatica si dice sempre: "Fare errori è umano, ma per piantare veramente casino ci vuole un computer". E c'è una ragione per questo.
Tutte gli informatici sanno che nessun programma è completamente privo di errori. È solo questione di tempo e gli errori si verificheranno. Per lo più nel momento più inopportuno...
Quante volte è successo che il computer abbia problemi o si blocchi? Penso che tutti abbiano vissuto la situazione. Cosa accadrebbe se questo succedesse in volo (ancora peggio: all'atterraggio!)? Penso che il pilota suderebbe parecchio...
E non deve essere necessariamente un errore di programmazione! Ad esempio, potrebbe esserci un problema elettrico ed ecco che il computer diventa solo un peso...
Il fatto che sia installato solo il computer e non almeno l'altimetro, l'anemometro e il contagiri come dispositivi analogici separati (la bussola, almeno, c'è) mi spaventa...
Inoltre, questa è la mia opinione, gli sviluppatori che hanno scritto il programma, come spesso accade, hanno idee diverse da chi questo programma lo deve usare. E questo può portare a problemi enormi (vi ricordate del 737 Max8?).
Idealmente, gli sviluppatori dovrebbero essere loro stessi piloti e volare con il programma che hanno creato, ma sfortunatamente la vita non è così semplice...
Ho molta meno esperienza come pilota che come tecnico informatico. Alla fine, ho il brevetto di volo solo da marzo 2014 e non ho ancora 700 ore di volo. Ma volo pur sempre ~100-130 ore all'anno. Per un pilota amatoriale non è poco.
Penso di avere il diritto di esprimere la mia opinione anche in questo caso.
Allora, cosa mi dava fastidio come in volo? Innanzitutto la posizione degli strumenti. Occorre decisamente abituarsi.
Ho dovuto volare parecchio "a naso" e anche l'insegnante che mi ha accompagnato lo ha notato. Ma se devo cercare su due grandi schermi dov'è nascosto il contagiri e sto per atterrare, ciò crea uno stress inutile in quella che già normalmente è una situazione stressante.
Penso anche che i grandi monitor siano assolutamente esagerati per i piloti VFR. Il dispositivo dovrebbe essere un aiuto anche per la navigazione, ma è completamente diverso dalle cartine ICAO. Questo confonde parecchio!
Inoltre, il pilota è assolutamente sopraffatto dalla grande quantità di informazioni che riceve. Questo può diventare rapidamente "troppo" e ciò è sempre pericoloso.
Inoltre penso che un computer parlante sia divertente, ma non necessariamente utile.
Ad esempio, mi ha davvero infastidito che, volando nel circuito, mi dicesse che mi sarei scontrato con un ostacolo dietro il circuito se non avessi curvato (cosa che avrei dovuto fare comunque nel circuito) e mi ha infastidito con "Obstacle! Obstacle! Pull up". La prima volta mi ha un po' spaventato.
Poi era solo fastidioso, ma lo ritengo più un ostacolo che un aiuto...
Ad un certo punto il pilota non sentirà più i suggerimenti e poi, quando saranno "reali", sarà davvero in pericolo...
Per VFR, penso che sia assolutamente esagerato. Fornisce troppe informazioni che spesso creano confusione. I piloti inesperti possono essere rapidamente sopraffatti (anche piloti esperti...) e allora diventa pericoloso.
Inoltre, quando il computer ha problemi, tutto è fuori uso e, se a bordo non ci sono altri dispositivi analogici, la situazione è davvero critica. Come ho detto prima, è solo questione di tempo prima che il computer crei problemi.
In ogni caso è assolutamente necessario un briefing nel sistema e il pilota deve prendersi la briga di leggere e comprendere il manuale d'uso, spesso molto grosso.
Anche avere due monitor così grossi a bordo, secondo me, è un problema, in quanto il pilota guarda solo più quelli e non più fuori, come invece devono fare i piloti VFR.
Ciò contraddice, secondo me, il concetto di divertirsi volando con un ultraleggero...
Pertanto vorrei scrivere qui la mia opinione. Come sempre: questa è la mia opinione! Potete essere d'accordo o meno. La mia opinione non deve necessariamente essere la vostra...
Dal punto di vista dell'informatico
Sono un professionista informatico (programmatore e amministratore di sistema) dal 1994. Non credo che qualcuno possa dire che mi manchi l'esperienza nel settore dei computer...Ho anche lavorato intensamente su applicazioni per l'aviazione (un'applicazione web che utilizzo per pianificare i miei voli e un'app per la navigazione).
Quindi, anche se ovviamente non conosco i dettagli di come aziende come Garmin hanno progettato e programmato i loro dispositivi, penso di poter dare un'opinione informata.
Per prima cosa: in informatica si dice sempre: "Fare errori è umano, ma per piantare veramente casino ci vuole un computer". E c'è una ragione per questo.
Tutte gli informatici sanno che nessun programma è completamente privo di errori. È solo questione di tempo e gli errori si verificheranno. Per lo più nel momento più inopportuno...
Quante volte è successo che il computer abbia problemi o si blocchi? Penso che tutti abbiano vissuto la situazione. Cosa accadrebbe se questo succedesse in volo (ancora peggio: all'atterraggio!)? Penso che il pilota suderebbe parecchio...
E non deve essere necessariamente un errore di programmazione! Ad esempio, potrebbe esserci un problema elettrico ed ecco che il computer diventa solo un peso...
Il fatto che sia installato solo il computer e non almeno l'altimetro, l'anemometro e il contagiri come dispositivi analogici separati (la bussola, almeno, c'è) mi spaventa...
Inoltre, questa è la mia opinione, gli sviluppatori che hanno scritto il programma, come spesso accade, hanno idee diverse da chi questo programma lo deve usare. E questo può portare a problemi enormi (vi ricordate del 737 Max8?).
Idealmente, gli sviluppatori dovrebbero essere loro stessi piloti e volare con il programma che hanno creato, ma sfortunatamente la vita non è così semplice...
Dal punto di vista del pilota
E ora parla il pilota...Ho molta meno esperienza come pilota che come tecnico informatico. Alla fine, ho il brevetto di volo solo da marzo 2014 e non ho ancora 700 ore di volo. Ma volo pur sempre ~100-130 ore all'anno. Per un pilota amatoriale non è poco.
Penso di avere il diritto di esprimere la mia opinione anche in questo caso.
Allora, cosa mi dava fastidio come in volo? Innanzitutto la posizione degli strumenti. Occorre decisamente abituarsi.
Ho dovuto volare parecchio "a naso" e anche l'insegnante che mi ha accompagnato lo ha notato. Ma se devo cercare su due grandi schermi dov'è nascosto il contagiri e sto per atterrare, ciò crea uno stress inutile in quella che già normalmente è una situazione stressante.
Penso anche che i grandi monitor siano assolutamente esagerati per i piloti VFR. Il dispositivo dovrebbe essere un aiuto anche per la navigazione, ma è completamente diverso dalle cartine ICAO. Questo confonde parecchio!
Inoltre, il pilota è assolutamente sopraffatto dalla grande quantità di informazioni che riceve. Questo può diventare rapidamente "troppo" e ciò è sempre pericoloso.
Inoltre penso che un computer parlante sia divertente, ma non necessariamente utile.
Ad esempio, mi ha davvero infastidito che, volando nel circuito, mi dicesse che mi sarei scontrato con un ostacolo dietro il circuito se non avessi curvato (cosa che avrei dovuto fare comunque nel circuito) e mi ha infastidito con "Obstacle! Obstacle! Pull up". La prima volta mi ha un po' spaventato.
Poi era solo fastidioso, ma lo ritengo più un ostacolo che un aiuto...
Ad un certo punto il pilota non sentirà più i suggerimenti e poi, quando saranno "reali", sarà davvero in pericolo...
Riepilogo
Penso che un Glascockpit sia assolutamente necessario per le macchine che volano IFR. Rende decisamente più facile il lavoro del pilota. Tuttavia, i piloti IFR volano in modo completamente diverso dai piloti VFR (e non fanno i giri pista...).Per VFR, penso che sia assolutamente esagerato. Fornisce troppe informazioni che spesso creano confusione. I piloti inesperti possono essere rapidamente sopraffatti (anche piloti esperti...) e allora diventa pericoloso.
Inoltre, quando il computer ha problemi, tutto è fuori uso e, se a bordo non ci sono altri dispositivi analogici, la situazione è davvero critica. Come ho detto prima, è solo questione di tempo prima che il computer crei problemi.
In ogni caso è assolutamente necessario un briefing nel sistema e il pilota deve prendersi la briga di leggere e comprendere il manuale d'uso, spesso molto grosso.
Anche avere due monitor così grossi a bordo, secondo me, è un problema, in quanto il pilota guarda solo più quelli e non più fuori, come invece devono fare i piloti VFR.
Ciò contraddice, secondo me, il concetto di divertirsi volando con un ultraleggero...
10.10.2021 20:15 - P92 MkII - Un volo di prova
Volevo provare l'ultimo nato della Tecnam...
La Tecnam ha realizzato una nuova versione del suo meraviglioso P92: il P92 MkII.
In realtà non è una novità perché il modello ha già più di un anno, ma non ho mai avuto l'opportunità di provarlo prima.
Dopo un lungo botta e risposta sono riuscito a prendere appuntamento con una scuola di volo a Gera per provarlo.
In effetti, questo aereo è più simile ad un piccolo Biposto (tipo un Cessna C150):
L'interno è molto spazioso e veramente comodo:
Come si può vedere, adesso la leva del gas è tra i due sedili, dove prima c'era il freno.
I freni, come nelle macchine più grandi, adesso si comandano con i pedali:
Il P92 di Gera è attrezzato con un Glascockpit:
La sensazione "A380" c'è sicuramente, ma non sono un grande fan dei Glascockpit... probabilmente perché, come professionista IT, so quanti problemi possono causare i computer quando decidono di piantare casini, e voglio qualcosa analogico in volo perché se un dispositivo ha problemi, solo quel dispositivo ha problemi e non tutti...
Inoltre, l'intera faccenda è così complessa che sei immediatamente sopraccarico di informazioni. In realtà, avrei dovuto passare 1-2 ore a terra solo per famigliarizzarmi con il computer. L'insegnante l'aveva fatto all'epoca e ovviamente aveva letto anche il buon manuale: 630 pagine...
La visibilità in volo è ottima: nettamente migliore del vecchio modello, che usavo per volare:
Ma una cosa Tecnam l'ha fatta veramente male: il telaio delle porte.
È così spesso che toglie una buona parte della visuale laterale, diciamo guardando a 45° a sinistra (o a destra):
Beh, ogni aereo è diverso, bisogna solo imparare la procedura corretta...
Dopo che il motore è avviato, chiamo il controllo di volo e rulliamo sulla pista. Il rullaggio è molto buono. La macchina risponde molto bene al movimento dei pedali, e se usi anche i freni puoi fare curve molto strette.
I magneti non sono più controllati da interruttori separati, ma dalla chiave di accensione.
I serbatoi sono commutati con un interruttore nel Cockpit. Importante: è possibile utilizzare un solo serbatoio alla volta!!
Partiamo dunque. La macchina reagisce molto bene anche sulla pista di decollo e siamo in aria incredibilmente presto. Anche la velocità di salita è molto buona.
Prima di tutto abbiamo provato alcune manovre: curve in diverse posizioni, salita, discesa, stallo.
Non ho notato grandi differenze rispetto al modello precedente, tranne che il P92 MkII è significativamente più veloce. Si vola rilassati a 190-200 km/h invece di 150-160 km/h...
Già sapevo che gli aerei da 600 kg non perdonano errori aell'atterraggio, ma non avrei pensato che la differenza sarebbe stata così netta...
Penso che un pilota PPL prenderebbe confidenza con la macchina più velocemente di un pilota UL che ha sempre pilotato "le vecchie macchine"...
Ciò che è assolutamente sorprendente è che la macchina plana dannatamente bene. Gli ingegneri di Tecnam hanno migliorato notevolmente l'aerodinamica.
Sicuramente sarà un grande vantaggio in caso di guasto al motore, ma gli atterraggi di oggi sono stati decisamente "migliorabili".
Pensavo anche che l'avvicinamento dovesse essere più veloce per via del peso, ma non è così: al più tardi in base bisogna mantenere esattamente 110 km/h, poco prima dell'atterraggio bisogna scendere addirittura sotto i 100 km/h.
Bisogna anche rispettare l'altezza del circuito in modo abbastanza preciso, perché, come ho già notato durante il primo tentativo di atterraggio (dove siamo dovuti ripartire), semplicemente "lasciarla scendere" non è possibile ...
Con il vecchio P92, tutto ciò che si deve fare è ridurre il gas e l'aereo scende. Sfortunatamente, la prima volta ero circa 200 piedi più in alto alla fine del sottovento. Sono arrivato a quasi 300 piedi da terra all'inizio della pista: nessuna possibilità di atterrare sulla pista di 700 metri da Gera...
Bene, gli atterraggi successivi sono stati migliori, ma tutti molto, molto lunghi. Una volta siamo arrivati così lunghi che abbiamo dovuto decidere di rullare indietro e ricominciare. Un Touch & Go avrebbe potuto essere pericoloso...
Il P92 MkII è molto bello, spazioso e molto comodo. Sicuramente ottimo per una vacanza in volo
Occorre però "ritornare ad essere studenti" e imparare nuovamente l'atterraggio...
Sicuramente se non si conosce già in anticipo il Glascockpit, sarebbe consigliabile provare la macchina con un equipaggiamento di base (cioè con strumenti analogici).
L'arnese è molto bello e sicuramente comodo sui voli lunghi, ma si viene subito travolti dalla complessità e tutte le lancette sono in posizioni diverse dal solito, tanto che bisogna "cercarle" in fase di atterraggio, e questo rende il tutto ancora più stressante...
Occorre preventivare almeno un paio di ore e 10-15 atterraggi (preferibilmente su un aeroporto familiare) prima di volare da soli.
Penso che un giorno tornerò a Gera (o un altro aeroporto più vicino comprerà una macchina del genere) e farò alcuni giri-pista.
Ma penso che la vecchia macchina sia migliore per il corso. Gli studenti hanno spesso già abbastanza problemi con la vecchia tecnologia...
In realtà non è una novità perché il modello ha già più di un anno, ma non ho mai avuto l'opportunità di provarlo prima.
Dopo un lungo botta e risposta sono riuscito a prendere appuntamento con una scuola di volo a Gera per provarlo.
Un po' di foto
Diciamolo subito: questo è un UL solo nella definizione, perché non ha quasi nulla a che vedere con il classico UL (472,5 kg).In effetti, questo aereo è più simile ad un piccolo Biposto (tipo un Cessna C150):
L'interno è molto spazioso e veramente comodo:
Come si può vedere, adesso la leva del gas è tra i due sedili, dove prima c'era il freno.
I freni, come nelle macchine più grandi, adesso si comandano con i pedali:
Il P92 di Gera è attrezzato con un Glascockpit:
La sensazione "A380" c'è sicuramente, ma non sono un grande fan dei Glascockpit... probabilmente perché, come professionista IT, so quanti problemi possono causare i computer quando decidono di piantare casini, e voglio qualcosa analogico in volo perché se un dispositivo ha problemi, solo quel dispositivo ha problemi e non tutti...
Inoltre, l'intera faccenda è così complessa che sei immediatamente sopraccarico di informazioni. In realtà, avrei dovuto passare 1-2 ore a terra solo per famigliarizzarmi con il computer. L'insegnante l'aveva fatto all'epoca e ovviamente aveva letto anche il buon manuale: 630 pagine...
La visibilità in volo è ottima: nettamente migliore del vecchio modello, che usavo per volare:
Ma una cosa Tecnam l'ha fatta veramente male: il telaio delle porte.
È così spesso che toglie una buona parte della visuale laterale, diciamo guardando a 45° a sinistra (o a destra):
Il volo
Sono quindi salito a bordo e i grandi cambiamenti rispetto al modello precedente sono già visibili: qui bisogna prima accendere l'elettronica...Beh, ogni aereo è diverso, bisogna solo imparare la procedura corretta...
Dopo che il motore è avviato, chiamo il controllo di volo e rulliamo sulla pista. Il rullaggio è molto buono. La macchina risponde molto bene al movimento dei pedali, e se usi anche i freni puoi fare curve molto strette.
I magneti non sono più controllati da interruttori separati, ma dalla chiave di accensione.
I serbatoi sono commutati con un interruttore nel Cockpit. Importante: è possibile utilizzare un solo serbatoio alla volta!!
Partiamo dunque. La macchina reagisce molto bene anche sulla pista di decollo e siamo in aria incredibilmente presto. Anche la velocità di salita è molto buona.
Prima di tutto abbiamo provato alcune manovre: curve in diverse posizioni, salita, discesa, stallo.
Non ho notato grandi differenze rispetto al modello precedente, tranne che il P92 MkII è significativamente più veloce. Si vola rilassati a 190-200 km/h invece di 150-160 km/h...
Gli atterraggi
Ed è qui che iniziano i problemi... Il rapporto di volo della macchina è completamente diverso dai modelli precedenti che ho provato finora...Già sapevo che gli aerei da 600 kg non perdonano errori aell'atterraggio, ma non avrei pensato che la differenza sarebbe stata così netta...
Penso che un pilota PPL prenderebbe confidenza con la macchina più velocemente di un pilota UL che ha sempre pilotato "le vecchie macchine"...
Ciò che è assolutamente sorprendente è che la macchina plana dannatamente bene. Gli ingegneri di Tecnam hanno migliorato notevolmente l'aerodinamica.
Sicuramente sarà un grande vantaggio in caso di guasto al motore, ma gli atterraggi di oggi sono stati decisamente "migliorabili".
Pensavo anche che l'avvicinamento dovesse essere più veloce per via del peso, ma non è così: al più tardi in base bisogna mantenere esattamente 110 km/h, poco prima dell'atterraggio bisogna scendere addirittura sotto i 100 km/h.
Bisogna anche rispettare l'altezza del circuito in modo abbastanza preciso, perché, come ho già notato durante il primo tentativo di atterraggio (dove siamo dovuti ripartire), semplicemente "lasciarla scendere" non è possibile ...
Con il vecchio P92, tutto ciò che si deve fare è ridurre il gas e l'aereo scende. Sfortunatamente, la prima volta ero circa 200 piedi più in alto alla fine del sottovento. Sono arrivato a quasi 300 piedi da terra all'inizio della pista: nessuna possibilità di atterrare sulla pista di 700 metri da Gera...
Bene, gli atterraggi successivi sono stati migliori, ma tutti molto, molto lunghi. Una volta siamo arrivati così lunghi che abbiamo dovuto decidere di rullare indietro e ricominciare. Un Touch & Go avrebbe potuto essere pericoloso...
Riepilogo
Innanzitutto: questa è la mia opinione. Potete essere d'accordo o meno.Il P92 MkII è molto bello, spazioso e molto comodo. Sicuramente ottimo per una vacanza in volo
Occorre però "ritornare ad essere studenti" e imparare nuovamente l'atterraggio...
Sicuramente se non si conosce già in anticipo il Glascockpit, sarebbe consigliabile provare la macchina con un equipaggiamento di base (cioè con strumenti analogici).
L'arnese è molto bello e sicuramente comodo sui voli lunghi, ma si viene subito travolti dalla complessità e tutte le lancette sono in posizioni diverse dal solito, tanto che bisogna "cercarle" in fase di atterraggio, e questo rende il tutto ancora più stressante...
Occorre preventivare almeno un paio di ore e 10-15 atterraggi (preferibilmente su un aeroporto familiare) prima di volare da soli.
Penso che un giorno tornerò a Gera (o un altro aeroporto più vicino comprerà una macchina del genere) e farò alcuni giri-pista.
Ma penso che la vecchia macchina sia migliore per il corso. Gli studenti hanno spesso già abbastanza problemi con la vecchia tecnologia...