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24.11.2013 18:10 - Miglioramenti
Ed era anche ora...
Domenica scorsa, alla fine, non ho potuto volare in quanto la visibilità era molto scarsa.
Anche stamani non sembrava molto meglio, ma alle 11 mi arriva un SMS dall'insegnante dicendo di passare a prenderlo alle 12:30 che il tempo sembra migliorare!
EVVIVA! Mangiamo in fretta e alle 12:35 (maledetto traffico!) sono davanti alla casa dell'insegnante. Il viaggio non è stato molto rilassante in quanto ogni tanto cominciava a piovere, fortunatamente per smettere poco dopo.
Comunque alle 14 siamo a Riesa e prepariamo l'aereo.
L'umidità oggi era molto elevata. Appena entrati nell'aereo, per il notissimo "effetto stalla", i vetri si sono subito appannati. Fortunatamente l'insegnante aveva una pelle di daino sotto mano e, ogni tanto, dava una passata al parabrezza.
Decollo e subito comincia a piovere... Tanto per dare un'informazione basilare: gli aerei non hanno tergicristalli!
L'insegnante mi chiede se riesco a vedere qualcosa. Rispondo: "Certo! L'altimetro, la bussola, l'anemometro...". "E la pista la vedi?" "Pista? Quale pista?".
Ed ecco che oggi si tentano atterraggi strumentali. Peccato che gli ultraleggeri non siano attrezzati per il volo strumentale. Non che l'aeroporto di Riesa abbia le apparecchiature necessarie, peraltro...
Sorprendentemente il primo atterraggio è decisamente buono. Dopo altri due atterraggi altrettanto buoni, però, decidiamo che è più saggio atterrare. Il controllore ci assicura, però, che la pioggia finirà a breve. Entriamo quindi nell'ufficio e mangiamo i Mozartkugeln che avevo portato per festeggiare l'esame della settimana scorsa.
Mezz'ora dopo ha effettivamente smesso di piovere e risaliamo in aereo (dopo aver asciugato il parabrezza, ovviamente).
La battuta dell'insegnante "vediamo se riesci ad atterrare bene anche vedendo la pista" mi mette un po' di inquietudine, ma oggi pare che sia la mia giornata, quindi partiamo.
Effettivamente sembra proprio che abbia imparato, visto che oggi ho collezionato 10 atterraggi buoni uno dietro l'altro.
Certo, c'è ancora da lavorare per poter parlare di atterraggi "pennellati", ma mi ritengo soddisfatto in quanto li ho fatti tutti da solo senza che l'istruttore dovesse prendere in mano la cloche o dirmi qualcosa.
In effetti gli ultimi tre atterraggi non ha proprio detto niente. Mi sono un po' stupito, la prima volta, visto che normalmente, quando entravamo in base mi dava sempre qualche dritta. Ho anche chiesto se, per caso, non si erano rotte le cuffie, ma non era così. Ha proprio detto "adesso non dico niente che non sia assolutamente necessario. Voglio vedere se riesci ad atterrare completamente da solo".
Gulp! Dopo questa frase devo ammettere che all'atterraggio ero un po' nervoso, ma sono riuscito comunque ad atterrare bene.
Alla fine il sole è sceso sotto l'orizzonte e abbiamo dovuto terminare la lezione.
Il bilancio della giornata è stato comunque positivo. 10 atterraggi 10 da solo.
L'insegnante ha detto che, se la prossima volta atterrerò bene come oggi, prenoterà l'altro insegnante per il "Cross-Check" e poi farò il primo giro da solo.
Non vedo l'ora...
Anche stamani non sembrava molto meglio, ma alle 11 mi arriva un SMS dall'insegnante dicendo di passare a prenderlo alle 12:30 che il tempo sembra migliorare!
EVVIVA! Mangiamo in fretta e alle 12:35 (maledetto traffico!) sono davanti alla casa dell'insegnante. Il viaggio non è stato molto rilassante in quanto ogni tanto cominciava a piovere, fortunatamente per smettere poco dopo.
Comunque alle 14 siamo a Riesa e prepariamo l'aereo.
L'umidità oggi era molto elevata. Appena entrati nell'aereo, per il notissimo "effetto stalla", i vetri si sono subito appannati. Fortunatamente l'insegnante aveva una pelle di daino sotto mano e, ogni tanto, dava una passata al parabrezza.
Decollo e subito comincia a piovere... Tanto per dare un'informazione basilare: gli aerei non hanno tergicristalli!
L'insegnante mi chiede se riesco a vedere qualcosa. Rispondo: "Certo! L'altimetro, la bussola, l'anemometro...". "E la pista la vedi?" "Pista? Quale pista?".
Ed ecco che oggi si tentano atterraggi strumentali. Peccato che gli ultraleggeri non siano attrezzati per il volo strumentale. Non che l'aeroporto di Riesa abbia le apparecchiature necessarie, peraltro...
Sorprendentemente il primo atterraggio è decisamente buono. Dopo altri due atterraggi altrettanto buoni, però, decidiamo che è più saggio atterrare. Il controllore ci assicura, però, che la pioggia finirà a breve. Entriamo quindi nell'ufficio e mangiamo i Mozartkugeln che avevo portato per festeggiare l'esame della settimana scorsa.
Mezz'ora dopo ha effettivamente smesso di piovere e risaliamo in aereo (dopo aver asciugato il parabrezza, ovviamente).
La battuta dell'insegnante "vediamo se riesci ad atterrare bene anche vedendo la pista" mi mette un po' di inquietudine, ma oggi pare che sia la mia giornata, quindi partiamo.
Effettivamente sembra proprio che abbia imparato, visto che oggi ho collezionato 10 atterraggi buoni uno dietro l'altro.
Certo, c'è ancora da lavorare per poter parlare di atterraggi "pennellati", ma mi ritengo soddisfatto in quanto li ho fatti tutti da solo senza che l'istruttore dovesse prendere in mano la cloche o dirmi qualcosa.
In effetti gli ultimi tre atterraggi non ha proprio detto niente. Mi sono un po' stupito, la prima volta, visto che normalmente, quando entravamo in base mi dava sempre qualche dritta. Ho anche chiesto se, per caso, non si erano rotte le cuffie, ma non era così. Ha proprio detto "adesso non dico niente che non sia assolutamente necessario. Voglio vedere se riesci ad atterrare completamente da solo".
Gulp! Dopo questa frase devo ammettere che all'atterraggio ero un po' nervoso, ma sono riuscito comunque ad atterrare bene.
Alla fine il sole è sceso sotto l'orizzonte e abbiamo dovuto terminare la lezione.
Il bilancio della giornata è stato comunque positivo. 10 atterraggi 10 da solo.
L'insegnante ha detto che, se la prossima volta atterrerò bene come oggi, prenoterà l'altro insegnante per il "Cross-Check" e poi farò il primo giro da solo.
Non vedo l'ora...
16.11.2013 16:22 - Teoria
Fuori uno!
E finalmente si parla dell'esame di teoria al passato!
Dopo un mese e mezzo di studio intensivo, che la sera mi usciva il fumo dalle orecchie, oggi ho dato l'esame.
Teoricamente doveva cominciare alle 10, ma gli altri due sono arrivati quasi alle 10:15... E poi si parla di puntualità tedesca...
Comunque, le 240 domande hanno avuto una risposta (purtroppo non sempre corretta) e sono stato promosso.
Per i curiosi:
Diritto aeronautico: 97,5%
Comunicazioni radio: 95%
Comportamento in situazioni particolari: 100%
Meteorologia: 92,5%
Tecnica e aeronautica: 97,5%
Navigazione: 80%
Punteggio totale: 93,75%
Devo dire di essere particolarmente sorpreso dei buoni risultati in Meteorologia e Tecnica, che erano sempre stati i miei punti deboli.
Altrettanto sorpreso e, in effetti, un po' scocciato, del risultato in Navigazione, che invece era sempre stato il mio cavallo di battaglia...
Comunque, ora "teoricamente" sono a metà strada...
E domani speriamo di volare nuovamente...
Dopo un mese e mezzo di studio intensivo, che la sera mi usciva il fumo dalle orecchie, oggi ho dato l'esame.
Teoricamente doveva cominciare alle 10, ma gli altri due sono arrivati quasi alle 10:15... E poi si parla di puntualità tedesca...
Comunque, le 240 domande hanno avuto una risposta (purtroppo non sempre corretta) e sono stato promosso.
Per i curiosi:
Diritto aeronautico: 97,5%
Comunicazioni radio: 95%
Comportamento in situazioni particolari: 100%
Meteorologia: 92,5%
Tecnica e aeronautica: 97,5%
Navigazione: 80%
Punteggio totale: 93,75%
Devo dire di essere particolarmente sorpreso dei buoni risultati in Meteorologia e Tecnica, che erano sempre stati i miei punti deboli.
Altrettanto sorpreso e, in effetti, un po' scocciato, del risultato in Navigazione, che invece era sempre stato il mio cavallo di battaglia...
Comunque, ora "teoricamente" sono a metà strada...
E domani speriamo di volare nuovamente...
06.11.2013 08:21 - Pirotecnica
Kaboom
Ieri sera, dopo una giornata di lavoro parecchio impegnativa, mi trovo in aeroporto con gli altri due studenti e un insegnante.
Scopo della serata: lezione di pirotecnica, con annesso esame.
Dovete sapere che, per legge (almeno qui in Germania), tutti gli ultraleggeri devono avere un paracadute, ancorato alla carlinga, in grado di portare giù l'aereo in caso di disastri (tipo se si perdono le ali).
Questo paracadute, nella stragrande maggioranza dei casi, è attivato da un razzetto che viene sparato fuori dalla carlinga (facendo quindi un bel buco). Per legge, nel giro di 80 metri di discesa al massimo, il paracadute dev'essere completamente esteso e cominciare a portare a terra l'aereo (o quel che ne resta).
Essendo il razzetto caricato ovviamente con materiale esplosivo, durante il corso devono quindi venir date delle spiegazioni su come comportarsi.
Teoricamente, adesso che ho passato questo esame, per legge sono autorizzato a trasportare, stivare e maneggiare esplosivi. Inutile dire che è meglio che, invece, me ne stia bene alla larga...
La lezione è cominciata con tre quarti d'ora di ritardo perché il computer dell'insegnante non voleva parlare con il proiettore. Alla fine ci siamo stipati davanti al monitor (10 pollici, almeno avesse avuto un Laptop un po' più grande...) e via.
A quel punto è seguita un'ora e mezza durante la quale l'insegnante ci leggeva i vari regolamenti. Se fossero stati scritti in cinese sarebbe stato lo stesso. Il burocratese è sempre una lingua a se stante...
Per fortuna, quando c'erano le informazioni essenziali, l'insegnante ci faceva una breve traduzione in tedesco di quanto stava leggendo.
Mi consolo che anche gli altri due (e, in effetti, pure l'insegnante, ogni tanto) avevano dei problemi a capire cosa c'era scritto nel testo della legge.
La cosa "divertente" è stata leggere i vari divieti e quando possono essere aggirati. Per esempio, l'apertura del paracadute, comandata da questo razzetto, è una cosa che, sull'aereo, può fare solo il pilota e non, per esempio, il passeggero (a meno che non abbia questo certificato).
Ma, se per disgrazia l'aereo sta cadendo e il pilota è morto, allora tutte le leggi sono equiparabili alla carta igienica (usata!) e anche il passeggero può tirare questa leva...
In ogni caso, verso le 21, belli "riposati", abbiamo fatto l'esame. 50 domande a risposta multipla, parecchie delle quali abbiamo tutti risposto a caso.
Alla fine ho passato l'esame con l'82% delle risposte corrette.
Anche questa è fatta...
Scopo della serata: lezione di pirotecnica, con annesso esame.
Dovete sapere che, per legge (almeno qui in Germania), tutti gli ultraleggeri devono avere un paracadute, ancorato alla carlinga, in grado di portare giù l'aereo in caso di disastri (tipo se si perdono le ali).
Questo paracadute, nella stragrande maggioranza dei casi, è attivato da un razzetto che viene sparato fuori dalla carlinga (facendo quindi un bel buco). Per legge, nel giro di 80 metri di discesa al massimo, il paracadute dev'essere completamente esteso e cominciare a portare a terra l'aereo (o quel che ne resta).
Essendo il razzetto caricato ovviamente con materiale esplosivo, durante il corso devono quindi venir date delle spiegazioni su come comportarsi.
Teoricamente, adesso che ho passato questo esame, per legge sono autorizzato a trasportare, stivare e maneggiare esplosivi. Inutile dire che è meglio che, invece, me ne stia bene alla larga...
La lezione è cominciata con tre quarti d'ora di ritardo perché il computer dell'insegnante non voleva parlare con il proiettore. Alla fine ci siamo stipati davanti al monitor (10 pollici, almeno avesse avuto un Laptop un po' più grande...) e via.
A quel punto è seguita un'ora e mezza durante la quale l'insegnante ci leggeva i vari regolamenti. Se fossero stati scritti in cinese sarebbe stato lo stesso. Il burocratese è sempre una lingua a se stante...
Per fortuna, quando c'erano le informazioni essenziali, l'insegnante ci faceva una breve traduzione in tedesco di quanto stava leggendo.
Mi consolo che anche gli altri due (e, in effetti, pure l'insegnante, ogni tanto) avevano dei problemi a capire cosa c'era scritto nel testo della legge.
La cosa "divertente" è stata leggere i vari divieti e quando possono essere aggirati. Per esempio, l'apertura del paracadute, comandata da questo razzetto, è una cosa che, sull'aereo, può fare solo il pilota e non, per esempio, il passeggero (a meno che non abbia questo certificato).
Ma, se per disgrazia l'aereo sta cadendo e il pilota è morto, allora tutte le leggi sono equiparabili alla carta igienica (usata!) e anche il passeggero può tirare questa leva...
In ogni caso, verso le 21, belli "riposati", abbiamo fatto l'esame. 50 domande a risposta multipla, parecchie delle quali abbiamo tutti risposto a caso.
Alla fine ho passato l'esame con l'82% delle risposte corrette.
Anche questa è fatta...
03.11.2013 20:10 - Di traverso
Nuovamente atterraggi con il vento di lato
E finalmente, dopo un mese esatto dall'ultimo volo, sono di nuovo per aria...
Sinceramente, temevo peggio. La mia grossa paura era che avessi dimenticato quasi tutto e dovessi ricominciare da capo, ma fortunatamente non è stato così.
Questo non vuol dire, ovviamente, che la lezione sia stata facile...
Ordunque, cominciamo dall'inizio. Dopo che domenica scorsa la lezione è stata disdetta circa mezz'ora prima dell'inizio, ero sempre li alla finestra a guardare come si evolveva la situazione meteorologica. L'idea era di volare ieri e tenersi oggi come riserva o come secondo giorno di volo.
Ieri, ovviamente, pioveva e tirava vento da tempesta, quindi son rimasto a casa a prepararmi per l'esame di teoria.
Fino a stamani alle 11 non era ancora stato deciso se quest'oggi si volasse o meno e, in effetti, mi ero già rassegnato ad un altro fine settimana a terra.
Quando, alle 11:15, mi telefona l'insegnante ero già preparato ad un ennesimo rinvio, tant'è che, quando invece ha detto che oggi si vola, non riuscivo quasi a crederci.
OK, il pranzo era già pronto, quindi metto in forno le melanzane, mangiamo alla svelta e vado al luogo convenuto. Alle 14 siamo quindi a Riesa e tiriamo fuori l'aereo. L'istruttore mi mette in mano il libro di bordo e mi dice di cominciare i controlli. Comincio quindi e vedo, tra i vari fogli, che l'assicurazione dell'aereo è scaduta il 29.10.2013... Un po' stupito chiedo se era per vedere se controllavo veramente, ma pare che neanche l'insegnante (e l'altro studente l'altro ieri) se ne siano accorti. Parte subito la telefonata al direttore della scuola che conferma che l'assicurazione è scaduta, ma è anche stata rinnovata e che il foglio verrà messo nel libro di bordo quanto prima...
Mmm.... speriamo di non fare incidenti, altrimenti sarà grigia...
Durante il controllo pre-volo vedo che il tipo che l'ha usato l'altro ieri (e che conosco perché fa il corso con me) si è guardato bene dal lavarlo. Le ali sono incrostate di moscerini... Vabbè, intanto facciamo lezione, poi vediamo di pulire.
Comunque, oggi devo nuovamente fare atterraggi con il vento di traverso. E piuttosto forte, direi, visto che eravamo sempre tra i 9 e i 17 nodi...
A questo punto occorre chiarire alcuni punti. Il primo dei quali è che, se si vola con un vento di lato occorre girare l'aereo e volare "di traverso", altrimenti si viene spostati rispetto alla rotta prevista. L'angolo tra la direzione nella quale punta il muso dell'aereo e la direzione effettiva si chiama Wind Correction Angle (abbreviato in WCA).
Oggi, volando in sottovento, ero girato di quasi 45°, tanto per dire con che "brezza" ho volato...
Altrettanto importante è fare attenzione durante le virate, per evitare che il vento faccia capottare l'aereo. In effetti bisogna più usare il timone di coda che gli alettoni. Dopo una decina di virate sono quasi riuscito a fare qualcosa di decente, ma ero sempre un po' spostato rispetto alla pista...
All'inizio è stata quindi un po' dura, ma il primo atterraggio, nonostante tutto, era quasi decente.
L'insegnante mi ha quindi chiarito la tecnica per atterrare in sicurezza quando c'è un vento di traverso relativamente forte.
Questa tecnica, a parole, è abbastanza semplice: per prima cosa si arriva in finale con l'aereo girato in direzione del vento (quindi di traverso rispetto alla pista), quindi di scende come si è abituati, eventualmente tenendo il motore un po' più su di giri rispetto al normale. Se si deve arrivare troppo veloci, è quindi consigliabile non estendere completamente i Flaps, ma lasciarli alla posizione di TO (Take Off: circa 15°).
Poco prima di arrivare sulla pista, subito prima di allineare orizzontalmente l'aereo, usando la pedaliera si allinea l'aereo all'asse della pista, quindi si sposta la cloche nella direzione dalla quale soffia il vento (oggi da sinistra) e si preme il pedale dalla parte opposta (oggi quindi a destra). L'aereo è quindi inclinato con l'ala, della parta dalla quale soffia il vento, più in basso. Il timone è però impostato in maniera da evitare che l'aereo si giri.
A quel punto, tenendo l'aereo di sbieco, ci si allinea orizzontalmente alla pista e, come al solito, quando l'aereo comincia a scendere, si tira la cloche per toccare terra con il carrello principale. In questo caso si tocca terra con solo una ruota (oggi quella di sinistra, ovviamente). A quel punto si lascia andare la cloche verso la direzione del vento (oggi a destra) in modo da toccare terra anche con l'altra ruota del carrello principale, badando bene a non fare movimenti bruschi e a tenere il ruotino di prua ancora in aria. A quel punto si è quasi nella stessa situazione di un atterraggio normale, solo con il timone di coda orientato contro vento. Basta quindi attendere e anche il ruotino anteriore tocca terra.
Tutto semplice, vero? Ma manco un po'! Oggi comunque ho avuto modo di provare questa manovra parecchie volte. Un paio di volte solo l'intervento dell'insegnante ha evitato che l'aereo si capottasse, ma gli altri 18 atterraggi non erano neanche poi troppo male.
In effetti, si può già parlare di atterraggi, sebbene molto bruschi, e non più di schianti...
L'insegnante ha detto che alcuni verrebbero pure accettati all'esame...
D'altronde fare atterraggi "pennellati" con un forte vento di traverso richiede parecchia esperienza. Lui (con quasi 6000 atterraggi sul groppone) ce la fa. Io (con 109 "contatti con il suolo") non ancora.
In ogni caso, alle 16:37 (15:37 UTC) esatte il sole scende sotto l'orizzonte e la lezione volge al termine. Abbiamo fatto ancora due atterraggi, tanto per tenere la cifra tonda, ma alla fine ho riportato l'aereo nell'Hangar e, dopo il lavaggio, abbiamo dichiarato chiusa la giornata.
Il prossimo fine settimana avrò nuovamente teoria (BZF2, per la comunicazione radio con aeroporti "grandi" e nelle zone controllate) e spero, nel fine settimana 16./17.11. di poter dare l'esame di teoria.
Il prossimo volo lo farò probabilmente non prima del 23./24.11., a meno che l'altro insegnante non abbia tempo nel fine settimana dove (spero) tenterò l'esame.
Sinceramente, temevo peggio. La mia grossa paura era che avessi dimenticato quasi tutto e dovessi ricominciare da capo, ma fortunatamente non è stato così.
Questo non vuol dire, ovviamente, che la lezione sia stata facile...
Ordunque, cominciamo dall'inizio. Dopo che domenica scorsa la lezione è stata disdetta circa mezz'ora prima dell'inizio, ero sempre li alla finestra a guardare come si evolveva la situazione meteorologica. L'idea era di volare ieri e tenersi oggi come riserva o come secondo giorno di volo.
Ieri, ovviamente, pioveva e tirava vento da tempesta, quindi son rimasto a casa a prepararmi per l'esame di teoria.
Fino a stamani alle 11 non era ancora stato deciso se quest'oggi si volasse o meno e, in effetti, mi ero già rassegnato ad un altro fine settimana a terra.
Quando, alle 11:15, mi telefona l'insegnante ero già preparato ad un ennesimo rinvio, tant'è che, quando invece ha detto che oggi si vola, non riuscivo quasi a crederci.
OK, il pranzo era già pronto, quindi metto in forno le melanzane, mangiamo alla svelta e vado al luogo convenuto. Alle 14 siamo quindi a Riesa e tiriamo fuori l'aereo. L'istruttore mi mette in mano il libro di bordo e mi dice di cominciare i controlli. Comincio quindi e vedo, tra i vari fogli, che l'assicurazione dell'aereo è scaduta il 29.10.2013... Un po' stupito chiedo se era per vedere se controllavo veramente, ma pare che neanche l'insegnante (e l'altro studente l'altro ieri) se ne siano accorti. Parte subito la telefonata al direttore della scuola che conferma che l'assicurazione è scaduta, ma è anche stata rinnovata e che il foglio verrà messo nel libro di bordo quanto prima...
Mmm.... speriamo di non fare incidenti, altrimenti sarà grigia...
Durante il controllo pre-volo vedo che il tipo che l'ha usato l'altro ieri (e che conosco perché fa il corso con me) si è guardato bene dal lavarlo. Le ali sono incrostate di moscerini... Vabbè, intanto facciamo lezione, poi vediamo di pulire.
Comunque, oggi devo nuovamente fare atterraggi con il vento di traverso. E piuttosto forte, direi, visto che eravamo sempre tra i 9 e i 17 nodi...
A questo punto occorre chiarire alcuni punti. Il primo dei quali è che, se si vola con un vento di lato occorre girare l'aereo e volare "di traverso", altrimenti si viene spostati rispetto alla rotta prevista. L'angolo tra la direzione nella quale punta il muso dell'aereo e la direzione effettiva si chiama Wind Correction Angle (abbreviato in WCA).
Oggi, volando in sottovento, ero girato di quasi 45°, tanto per dire con che "brezza" ho volato...
Altrettanto importante è fare attenzione durante le virate, per evitare che il vento faccia capottare l'aereo. In effetti bisogna più usare il timone di coda che gli alettoni. Dopo una decina di virate sono quasi riuscito a fare qualcosa di decente, ma ero sempre un po' spostato rispetto alla pista...
All'inizio è stata quindi un po' dura, ma il primo atterraggio, nonostante tutto, era quasi decente.
L'insegnante mi ha quindi chiarito la tecnica per atterrare in sicurezza quando c'è un vento di traverso relativamente forte.
Questa tecnica, a parole, è abbastanza semplice: per prima cosa si arriva in finale con l'aereo girato in direzione del vento (quindi di traverso rispetto alla pista), quindi di scende come si è abituati, eventualmente tenendo il motore un po' più su di giri rispetto al normale. Se si deve arrivare troppo veloci, è quindi consigliabile non estendere completamente i Flaps, ma lasciarli alla posizione di TO (Take Off: circa 15°).
Poco prima di arrivare sulla pista, subito prima di allineare orizzontalmente l'aereo, usando la pedaliera si allinea l'aereo all'asse della pista, quindi si sposta la cloche nella direzione dalla quale soffia il vento (oggi da sinistra) e si preme il pedale dalla parte opposta (oggi quindi a destra). L'aereo è quindi inclinato con l'ala, della parta dalla quale soffia il vento, più in basso. Il timone è però impostato in maniera da evitare che l'aereo si giri.
A quel punto, tenendo l'aereo di sbieco, ci si allinea orizzontalmente alla pista e, come al solito, quando l'aereo comincia a scendere, si tira la cloche per toccare terra con il carrello principale. In questo caso si tocca terra con solo una ruota (oggi quella di sinistra, ovviamente). A quel punto si lascia andare la cloche verso la direzione del vento (oggi a destra) in modo da toccare terra anche con l'altra ruota del carrello principale, badando bene a non fare movimenti bruschi e a tenere il ruotino di prua ancora in aria. A quel punto si è quasi nella stessa situazione di un atterraggio normale, solo con il timone di coda orientato contro vento. Basta quindi attendere e anche il ruotino anteriore tocca terra.
Tutto semplice, vero? Ma manco un po'! Oggi comunque ho avuto modo di provare questa manovra parecchie volte. Un paio di volte solo l'intervento dell'insegnante ha evitato che l'aereo si capottasse, ma gli altri 18 atterraggi non erano neanche poi troppo male.
In effetti, si può già parlare di atterraggi, sebbene molto bruschi, e non più di schianti...
L'insegnante ha detto che alcuni verrebbero pure accettati all'esame...
D'altronde fare atterraggi "pennellati" con un forte vento di traverso richiede parecchia esperienza. Lui (con quasi 6000 atterraggi sul groppone) ce la fa. Io (con 109 "contatti con il suolo") non ancora.
In ogni caso, alle 16:37 (15:37 UTC) esatte il sole scende sotto l'orizzonte e la lezione volge al termine. Abbiamo fatto ancora due atterraggi, tanto per tenere la cifra tonda, ma alla fine ho riportato l'aereo nell'Hangar e, dopo il lavaggio, abbiamo dichiarato chiusa la giornata.
Il prossimo fine settimana avrò nuovamente teoria (BZF2, per la comunicazione radio con aeroporti "grandi" e nelle zone controllate) e spero, nel fine settimana 16./17.11. di poter dare l'esame di teoria.
Il prossimo volo lo farò probabilmente non prima del 23./24.11., a meno che l'altro insegnante non abbia tempo nel fine settimana dove (spero) tenterò l'esame.