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30.08.2013 14:36 - Idoneo!
E meno male...
Dopo una settimana, la più lunga della mia vita, telefona il medico e mi dice che sono idoneo!
EVVIVA! Si può cominciare il corso!
Spero che non abbia pensato che sia mezzo matto, in quanto, al telefono, piangevo, ridevo e tremavo, tutto contemporaneamente...
Per fortuna non c'erano colleghi nelle vicinanze, altrimenti non so proprio cosa avrebbero pensato di me...
EVVIVA! Si può cominciare il corso!
Spero che non abbia pensato che sia mezzo matto, in quanto, al telefono, piangevo, ridevo e tremavo, tutto contemporaneamente...
Per fortuna non c'erano colleghi nelle vicinanze, altrimenti non so proprio cosa avrebbero pensato di me...
24.08.2013 18:00 - Primo volo
E si comincia...
Nonostante stia ancora aspettando l'idoneità medica, ho deciso di non perdere l'occasione e di fare il primo volo con l'istruttore.
Si parte da Riesa (EDAU), diretti verso Dresden (EDDC) con l'intenzione di fare un po' di foto al nuovo ponte (Waldschlößchenbrücke) che verrà aperto lunedi.
Per prima cosa, dieci minuti di meeting pre-volo, quindi una buona mezz'ora di controlli all'aereo (che se succede qualcosa non si può semplicemente accostare), infine chiamiamo la torre e ci facciamo autorizzare il decollo. Si parte!
Le foto non sono venute troppo male, se consideriamo che quando scattava l'istruttore (buon fotografo) io dovevo cercare di tener fermo l'aereo, mentre quando scattavo io (e l'istruttore teneva tranquillamente fermo l'aereo) mi scontravo contro i miei seri limiti come fotografo...
In ogni caso, dopo un voletto di 15 minuti arriviamo a Dresden, facciamo il giro e scattiamo qualche foto. Intanto cercavo di abituarmi ai comandi (che finora avevo solo volato con un Cessna Skyhawk, che è un po' diverso) e vedere di tenere diritto l'aereo.
Il tutto condito da una serie pressochè ininterrotta di comunicazioni radio, visto che oggi non eravamo gli unici ad aver avuto l'idea di fare foto su Dresden.
Al ritorno saliamo a 3000 piedi (circa 1000 metri) e cominciamo a fare un po' di lezione "vera", ossia vedere quello che non si deve mai fare (stallo) e come rimediare quando succede.
Più facile a dirsi che non a farsi, visto che far stallare un Tecnam P92 è veramente dura... Alla fine ho dovuto tirare la cloche con due mani per riuscirci.
Dopo tre tentativi di stallo il mio stomaco ha deciso di farmi intuire il suo scarso entusiasmo per le manovre. Per fortuna l'istruttore mi ha subito passato il sacchettino apposito, anche se non l'ho riempito per niente, visto che erano già le 17 e io avevo pranzato alle 12... Però non è stato proprio bello...
In ogni caso, si torna alla base. Sono anche riuscito a far atterrare l'aereo (il mio sesto atterraggio complessivo, il secondo con il P92), anche se è stato un po' alla "capitan canguro vi dà il benvenuto all'aeroporto di Riesa".
Si attraversa la strada (che il campo di Riesa è separato dagli Hangar da una strada provinciale, con tanto di semaforo!) e portiamo l'aereo verso l'Hangar, quindi ho potuto scrivere il mio primo rapporto sul libro di volo.
Tutto sommato non è stato un cattivo volo, ma devo mettere in conto almeno altri 90 atterraggi, prima che l'istruttore possa fidarsi a lasciare i comandi.
Si parte da Riesa (EDAU), diretti verso Dresden (EDDC) con l'intenzione di fare un po' di foto al nuovo ponte (Waldschlößchenbrücke) che verrà aperto lunedi.
Per prima cosa, dieci minuti di meeting pre-volo, quindi una buona mezz'ora di controlli all'aereo (che se succede qualcosa non si può semplicemente accostare), infine chiamiamo la torre e ci facciamo autorizzare il decollo. Si parte!
Le foto non sono venute troppo male, se consideriamo che quando scattava l'istruttore (buon fotografo) io dovevo cercare di tener fermo l'aereo, mentre quando scattavo io (e l'istruttore teneva tranquillamente fermo l'aereo) mi scontravo contro i miei seri limiti come fotografo...
In ogni caso, dopo un voletto di 15 minuti arriviamo a Dresden, facciamo il giro e scattiamo qualche foto. Intanto cercavo di abituarmi ai comandi (che finora avevo solo volato con un Cessna Skyhawk, che è un po' diverso) e vedere di tenere diritto l'aereo.
Il tutto condito da una serie pressochè ininterrotta di comunicazioni radio, visto che oggi non eravamo gli unici ad aver avuto l'idea di fare foto su Dresden.
Al ritorno saliamo a 3000 piedi (circa 1000 metri) e cominciamo a fare un po' di lezione "vera", ossia vedere quello che non si deve mai fare (stallo) e come rimediare quando succede.
Più facile a dirsi che non a farsi, visto che far stallare un Tecnam P92 è veramente dura... Alla fine ho dovuto tirare la cloche con due mani per riuscirci.
Dopo tre tentativi di stallo il mio stomaco ha deciso di farmi intuire il suo scarso entusiasmo per le manovre. Per fortuna l'istruttore mi ha subito passato il sacchettino apposito, anche se non l'ho riempito per niente, visto che erano già le 17 e io avevo pranzato alle 12... Però non è stato proprio bello...
In ogni caso, si torna alla base. Sono anche riuscito a far atterrare l'aereo (il mio sesto atterraggio complessivo, il secondo con il P92), anche se è stato un po' alla "capitan canguro vi dà il benvenuto all'aeroporto di Riesa".
Si attraversa la strada (che il campo di Riesa è separato dagli Hangar da una strada provinciale, con tanto di semaforo!) e portiamo l'aereo verso l'Hangar, quindi ho potuto scrivere il mio primo rapporto sul libro di volo.
Tutto sommato non è stato un cattivo volo, ma devo mettere in conto almeno altri 90 atterraggi, prima che l'istruttore possa fidarsi a lasciare i comandi.
22.08.2013 20:34 - Visita dal medico sportivo
Si prosegue con i medici...
E sono nuovamente dal medico...
Visto che quello che è a Dresden è ancora in ferie, per cercare di risparmiare tempo (che l'idea è di firmare il contratto con la scuola di volo questo sabato), provo un altro medico a Ottendorf-Okrilla.
Dopo 45 minuti di guida strumentale per stradine microscopiche e sconosciute, arrivo da questo medico.
Esame delle urine, pressione sanguigna, esame dell'udito, prove di equilibrio e sincronia dei muscoli, alza la gamba, abbassa la gamba, piegati, girati e via così.
Quindi comincia a premermi un po' la pancia e tastare in giro. Suppongo che tutti gli organi descritti nelle regole ci siano, visto che mi dice che è tutto a posto.
A quel punto cominciano i problemi, in quanto mi manca la visione binoculare.
E lui non conosce le nuove regole e non si fida di quanto ha detto l'oculista (maledizione!).
Rimaniamo che mi farà sapere... E per me cominciano giorni d'inferno...
Visto che quello che è a Dresden è ancora in ferie, per cercare di risparmiare tempo (che l'idea è di firmare il contratto con la scuola di volo questo sabato), provo un altro medico a Ottendorf-Okrilla.
Dopo 45 minuti di guida strumentale per stradine microscopiche e sconosciute, arrivo da questo medico.
Esame delle urine, pressione sanguigna, esame dell'udito, prove di equilibrio e sincronia dei muscoli, alza la gamba, abbassa la gamba, piegati, girati e via così.
Quindi comincia a premermi un po' la pancia e tastare in giro. Suppongo che tutti gli organi descritti nelle regole ci siano, visto che mi dice che è tutto a posto.
A quel punto cominciano i problemi, in quanto mi manca la visione binoculare.
E lui non conosce le nuove regole e non si fida di quanto ha detto l'oculista (maledizione!).
Rimaniamo che mi farà sapere... E per me cominciano giorni d'inferno...
20.08.2013 09:30 - Oculista
Visita per l'idoneità
E così, si comincia...
Per prima cosa, devo sostenere una visita oculistica, in modo che si sappia che ci vedo.
Finora i miei occhi non sono mai stati controllati così approfonditamente: controllo del campo visivo, messa a fuoco, pressione interna dei globi oculari, lettura di letteruzze minuscole a distanze siderali, etc.
In ogni caso, alla fine, è tutto a posto.
La dottoressa mi ricorda (come se ne avessi bisogno) che ho solo una visione monoculare.
Ma, secondo lei, basta. D'altronde, basta guarda le nuove regole per vedere che questa è richiesta solo per l'idoneità di classe 1 (piloti professionisti).
E questa è fatta. I primi 100 Euro se ne sono andati nelle tasche dell'oculista...
Per prima cosa, devo sostenere una visita oculistica, in modo che si sappia che ci vedo.
Finora i miei occhi non sono mai stati controllati così approfonditamente: controllo del campo visivo, messa a fuoco, pressione interna dei globi oculari, lettura di letteruzze minuscole a distanze siderali, etc.
In ogni caso, alla fine, è tutto a posto.
La dottoressa mi ricorda (come se ne avessi bisogno) che ho solo una visione monoculare.
Ma, secondo lei, basta. D'altronde, basta guarda le nuove regole per vedere che questa è richiesta solo per l'idoneità di classe 1 (piloti professionisti).
E questa è fatta. I primi 100 Euro se ne sono andati nelle tasche dell'oculista...