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25.02.2014 18:39 - BZF2
Passato!
E anche l'esame per BZF2 (Beschränkt gültiges Sprechfunkzeugnis für den Flugfunkdienst 2) è passato!
Stamani siamo andati a Berlin (io e altri due del mio corso) e abbiamo fatto l'esame, che si compone di una prima parte con 100 domande a risposta multipla e una seconda dove viene simulata una partenza da un aeroporto e un arrivo in un altro aeroporto (nel mio caso, partenza da Münster/Osnabrück e arrivo a Dortmund).
Beh, temevo fosse più difficile. Ho risposto al 90% delle domande in maniera corretta (il minimo è il 75%) e, forse anche grazie al volo di sabato scorso, la "comunicazione" con le torri l'ho fatta senza il minimo problema.
Addirittura, alla fine, quando l'esaminatore ha commentato i risultati, ha detto semplicemente "Bertoncello, tutto giusto, nessuna osservazione da fare", quando a tutti gli altri ha trovato qualche piccolo errore (spesso veniale, senza conseguenze, né per l'esame, né per un volo "reale"). Sono giustamente orgoglioso...
Per festeggiare, preparo il volo da Riesa a Bautzen (per l'esame finale che tenterò questo sabato) passando attraverso lo spazio aereo di Dresden...
Stamani siamo andati a Berlin (io e altri due del mio corso) e abbiamo fatto l'esame, che si compone di una prima parte con 100 domande a risposta multipla e una seconda dove viene simulata una partenza da un aeroporto e un arrivo in un altro aeroporto (nel mio caso, partenza da Münster/Osnabrück e arrivo a Dortmund).
Beh, temevo fosse più difficile. Ho risposto al 90% delle domande in maniera corretta (il minimo è il 75%) e, forse anche grazie al volo di sabato scorso, la "comunicazione" con le torri l'ho fatta senza il minimo problema.
Addirittura, alla fine, quando l'esaminatore ha commentato i risultati, ha detto semplicemente "Bertoncello, tutto giusto, nessuna osservazione da fare", quando a tutti gli altri ha trovato qualche piccolo errore (spesso veniale, senza conseguenze, né per l'esame, né per un volo "reale"). Sono giustamente orgoglioso...
Per festeggiare, preparo il volo da Riesa a Bautzen (per l'esame finale che tenterò questo sabato) passando attraverso lo spazio aereo di Dresden...
22.02.2014 18:17 - Dresden Internescional Eirport
BZF2
Come avevo preannunciato l'altra volta, oggi ho fatto un breve volo da Riesa a Dresden.
Il volo, in effetti, è brevissimo, 15-20 minuti al massimo, ma lo scopo era di volare in uno spazio aereo controllato, così da provare in pratica la comunicazione per l'esame che mi attende martedì prossimo.
La giornata era splendida, il cielo terso, il vento moderato, la temperatura gradevole. Tutti i presupposti per un bel volo.
Dopo essermi stampato il programma di volo, accendo la radio e mi ascolto le informazioni dell'ATIS di Dresden, così da risparmiare tempo quando entrerò nello spazio aereo di Dresden. Quindi accendo il motore e partiamo alla volta di Dresden.
Arrivati sopra Meißen comunico alla torre di Dresden la mia intenzione di entrare nel loro spazio aereo tramite il punto d'ingresso Charlie (sopra Coswig) e di fare un piccolo giro turistico sul centro cittadino. Ricevo il permesso, che devo ripetere parola per parola, quindi seguo l'Elbe ed entro nello spazio aereo controllato di Dresden. A questo punto devo prestare molta attenzione a cosa faccio, visto che mi è stata assegnata una certa rotta e non posso deviare senza permesso! Le multe, in aviazione, sono piuttosto care. E in questo caso avrebbe dovuto pagare l'insegnante per me, visto che, finché non avrò il brevetto, è lui il pilota responsabile, anche se ai comandi ci sono io.
Comunque, oramai, ho una certa esperienza e riesco a tenere senza problemi l'aereo sulla rotta prevista, quindi arrivo in vista della Frauenkirche e chiedo il permesso di fare un giro completo a destra, avvisando che poi ho intenzione di atterrare. Anche stavolta ricevo l'autorizzazione e faccio il giro. Intanto l'istruttore scattava un paio di foto al centro, tanto per non perdere l'occasione e vedere com'è bella Dresden dall'alto.
Finito il giro chiedo di atterrare e, anche stavolta, mi viene concesso. Seguo quindi le indicazioni della torre, sempre ripetendo parola per parola quello che mi dicono, quindi arrivo in vista della pista e atterro.
Fa una certa impressione atterrare su un aeroporto pieno di Airbus e altri "aeroplanini" di quel calibro. Mi sento importante...
L'atterraggio è stato pennellato e l'istruttore si è complimentato con me. Son cose che fanno piacere...
Lasciata la pista seguo la camionetta dell'aeroporto (in un aeroporto controllato è proibito camminare dove ci sono gli aerei), quindi parcheggio l'aereo, salgo sulla sopraccitata camionetta e vado a pagare l'atterraggio. Maledizione, quanto è caro! Con la stessa cifra pago a Riesa 9 atterraggi... Comunque lo scopo era di provare in pratica gli insegnamenti e questo l'ho fatto.
Il ritorno è stato altrettanto gradevole, stavolta con uscita dallo spazio aereo tramite Mike (sopra Moritzburg).
Devo dire che i miei timori erano veramente infondati. Certo, occorre prestare un po' più di attenzione e ripetere ogni cosa viene detta dalla torre ed ero un po' emozionato, ma alla fine è molto più facile di quanto pensavo.
Non penso che atterrerò sovente a Dresden, anche per via dei costi, ma sicuramente volerò spesso sopra la città e anche in quel caso devo avere questo certificato (BZF2: beschränktes Zeugnis für Funkkommunikation 2, che mi autorizza a parlare in tedesco con tutte le torri di controllo in Germania).
Martedì avrò l'esame. Sono piuttosto ottimista...
Il volo, in effetti, è brevissimo, 15-20 minuti al massimo, ma lo scopo era di volare in uno spazio aereo controllato, così da provare in pratica la comunicazione per l'esame che mi attende martedì prossimo.
La giornata era splendida, il cielo terso, il vento moderato, la temperatura gradevole. Tutti i presupposti per un bel volo.
Dopo essermi stampato il programma di volo, accendo la radio e mi ascolto le informazioni dell'ATIS di Dresden, così da risparmiare tempo quando entrerò nello spazio aereo di Dresden. Quindi accendo il motore e partiamo alla volta di Dresden.
Arrivati sopra Meißen comunico alla torre di Dresden la mia intenzione di entrare nel loro spazio aereo tramite il punto d'ingresso Charlie (sopra Coswig) e di fare un piccolo giro turistico sul centro cittadino. Ricevo il permesso, che devo ripetere parola per parola, quindi seguo l'Elbe ed entro nello spazio aereo controllato di Dresden. A questo punto devo prestare molta attenzione a cosa faccio, visto che mi è stata assegnata una certa rotta e non posso deviare senza permesso! Le multe, in aviazione, sono piuttosto care. E in questo caso avrebbe dovuto pagare l'insegnante per me, visto che, finché non avrò il brevetto, è lui il pilota responsabile, anche se ai comandi ci sono io.
Comunque, oramai, ho una certa esperienza e riesco a tenere senza problemi l'aereo sulla rotta prevista, quindi arrivo in vista della Frauenkirche e chiedo il permesso di fare un giro completo a destra, avvisando che poi ho intenzione di atterrare. Anche stavolta ricevo l'autorizzazione e faccio il giro. Intanto l'istruttore scattava un paio di foto al centro, tanto per non perdere l'occasione e vedere com'è bella Dresden dall'alto.
Finito il giro chiedo di atterrare e, anche stavolta, mi viene concesso. Seguo quindi le indicazioni della torre, sempre ripetendo parola per parola quello che mi dicono, quindi arrivo in vista della pista e atterro.
Fa una certa impressione atterrare su un aeroporto pieno di Airbus e altri "aeroplanini" di quel calibro. Mi sento importante...
L'atterraggio è stato pennellato e l'istruttore si è complimentato con me. Son cose che fanno piacere...
Lasciata la pista seguo la camionetta dell'aeroporto (in un aeroporto controllato è proibito camminare dove ci sono gli aerei), quindi parcheggio l'aereo, salgo sulla sopraccitata camionetta e vado a pagare l'atterraggio. Maledizione, quanto è caro! Con la stessa cifra pago a Riesa 9 atterraggi... Comunque lo scopo era di provare in pratica gli insegnamenti e questo l'ho fatto.
Il ritorno è stato altrettanto gradevole, stavolta con uscita dallo spazio aereo tramite Mike (sopra Moritzburg).
Devo dire che i miei timori erano veramente infondati. Certo, occorre prestare un po' più di attenzione e ripetere ogni cosa viene detta dalla torre ed ero un po' emozionato, ma alla fine è molto più facile di quanto pensavo.
Non penso che atterrerò sovente a Dresden, anche per via dei costi, ma sicuramente volerò spesso sopra la città e anche in quel caso devo avere questo certificato (BZF2: beschränktes Zeugnis für Funkkommunikation 2, che mi autorizza a parlare in tedesco con tutte le torri di controllo in Germania).
Martedì avrò l'esame. Sono piuttosto ottimista...
16.02.2014 19:05 - Ultimo volo del corso
Tutto ha una fine
E così, oggi, ho fatto l'ultimo volo del corso. O, almeno, l'ultimo volo ufficiale, visto che, se il tempo tiene, la settimana prossima farò un altro volo attraverso Dresden per esercitarmi nella comunicazione radio nelle zone controllate (il 25.02. ho l'esame per questa comunicazione radio).
Comunque, ieri purtroppo il dio della pioggia ha deciso che era tempo che stessi a terra, in compenso oggi il tempo sembrava migliore.
Un ultimo controllo verso le 9 e poi via, verso Riesa.
Il cielo era splendido, le nuvole abbastanza alte, purtroppo tirava un vento molto forte, tant'è che, quando siamo arrivati a Riesa, il tipo alla torre ci ha chiesto se eravamo impazziti a voler volare con questo vento. In effetti 22 nodi di traverso son tanti...
Beh, comunque guardiamo ancora il meteo e vediamo che, dopo pranzo, la situazione dovrebbe migliorare. Andiamo quindi a comprare la benzina e chiacchieriamo fin verso le 12. Dopodiché un paio di giri di pista con l'insegnante, tanto per vedere se riesco a volare con questo vento (che intanto è diminuito), quindi mi stampo il programma di volo e via che si va.
Parto quindi da Riesa in direzione di Oehna. Fin verso Holzdorf tutto bene, poi comincia a piovere, e pure forte... Porca miseria, e adesso? Comunque vedo che la nuvola è piuttosto piccola, quindi mi abbasso un po' e do gas. Nel giro di 5 minuti sono nuovamente all'asciutto. Intanto sono quasi arrivato ad Oehna, quindi chiamo la torre e mi preparo per l'atterraggio. Ad Oehna splende il sole e il vento (9 nodi) è proprio nella direzione della pista, quindi un atterraggio facile facile. Che, in effetti, è quasi pennellato. Son contento!
Pago l'atterraggio, mi faccio apporre il timbro sul foglio che mi ha dato l'insegnante, gli telefono per dire che la prima tappa è conclusa con successo, risalgo sull'aereo e mi preparo il volo verso Dessau. Stavolta devo volare verso Ovest e ho il sole negli occhi, quindi mi preparo con il cappellino e gli occhiali da sole e parto.
Il volo è stato eccellente. Cielo terso, tutta la neve della volta scorsa sparita, vento costante quasi frontale, in una parola: fantastico.
Trovo subito la pista e mi preparo all'atterraggio. La torre mi dice che posso atterrare direttamente senza fare il giro della pista, quindi mi preparo ad entrare in finale. Purtroppo sono arrivato troppo alto, quindi decido che è meglio non tentare l'atterraggio, ma fare un giro e riprovare. Il secondo tentativo va a buon fine, anche qui quasi pennellato, nonostante un vento di 18 nodi, fortunatamente quasi frontale.
Pago, altro timbro, altra telefonata all'insegnante e mi preparo per tornare a Riesa.
I nuvoloni neri che vedo in lontananza non fanno presagire niente di buono, ma spero di tenermeli alla larga.
Sulla via per Riesa sento alla radio che Leipzig è sotto la pioggia, che durerà per tutta la giornata. Meno male che Leipzig non è nel mio percorso.
In ogni caso, preciso al minuto sulla tabella di marcia, arrivo a Riesa, quindi chiamo per farmi autorizzare l'atterraggio, trovo la pista e comincio a scendere.
Intanto che scendo cominciano a cadere le prime gocce di pioggia...
OK, vediamo di atterrare alla svelta e di portarmi all'asciutto.
Fino in sottovento va tutto bene, poi comincia a piovere veramente forte tanto da farmi perdere il contatto visivo con la pista.
Ammetto di essere andato un po' in panico, visto che oramai ero parecchio basso. Ho quindi deciso di cercare la pista per non oltre trenta secondi. Se la trovo, atterro, altrimenti riparto e faccio un altro giro. Vorrei arrivare vivo alla pensione...
In ogni caso, dopo pochi secondi ritrovo la pista e preparo la discesa. Stavolta il vento è piuttosto mite, solo 5 nodi, ma la visibilità è pessima.
E anche stavolta si conferma la regola che meno vedo e meglio atterro, visto che quest'atterraggio era perfetto.
Appena tocco terra smette di piovere, ovviamente... Comunque, rientro alla base, ricevo i complimenti da tutti per la fine del corso, compilo il libro di bordo e cominciamo a riempire un po' di scartoffie per l'esame.
Alla fine torniamo a Dresden con l'intenzione di fare un volo con l'atterraggio proprio a Dresden, la prossima settimana, in maniera che possa esercitarmi dal vivo nella comunicazione radio con un aeroporto internazionale. In questo modo, spero, dovrei essere più sicuro per l'esame che farò il 25.
Intanto l'insegnante mi dice che, se tutto va bene (e il tempo tiene!), l'1. o il 2. di marzo tenterò l'esame.
Oramai il brevetto è a portata di mano...
Comunque, ieri purtroppo il dio della pioggia ha deciso che era tempo che stessi a terra, in compenso oggi il tempo sembrava migliore.
Un ultimo controllo verso le 9 e poi via, verso Riesa.
Il cielo era splendido, le nuvole abbastanza alte, purtroppo tirava un vento molto forte, tant'è che, quando siamo arrivati a Riesa, il tipo alla torre ci ha chiesto se eravamo impazziti a voler volare con questo vento. In effetti 22 nodi di traverso son tanti...
Beh, comunque guardiamo ancora il meteo e vediamo che, dopo pranzo, la situazione dovrebbe migliorare. Andiamo quindi a comprare la benzina e chiacchieriamo fin verso le 12. Dopodiché un paio di giri di pista con l'insegnante, tanto per vedere se riesco a volare con questo vento (che intanto è diminuito), quindi mi stampo il programma di volo e via che si va.
Parto quindi da Riesa in direzione di Oehna. Fin verso Holzdorf tutto bene, poi comincia a piovere, e pure forte... Porca miseria, e adesso? Comunque vedo che la nuvola è piuttosto piccola, quindi mi abbasso un po' e do gas. Nel giro di 5 minuti sono nuovamente all'asciutto. Intanto sono quasi arrivato ad Oehna, quindi chiamo la torre e mi preparo per l'atterraggio. Ad Oehna splende il sole e il vento (9 nodi) è proprio nella direzione della pista, quindi un atterraggio facile facile. Che, in effetti, è quasi pennellato. Son contento!
Pago l'atterraggio, mi faccio apporre il timbro sul foglio che mi ha dato l'insegnante, gli telefono per dire che la prima tappa è conclusa con successo, risalgo sull'aereo e mi preparo il volo verso Dessau. Stavolta devo volare verso Ovest e ho il sole negli occhi, quindi mi preparo con il cappellino e gli occhiali da sole e parto.
Il volo è stato eccellente. Cielo terso, tutta la neve della volta scorsa sparita, vento costante quasi frontale, in una parola: fantastico.
Trovo subito la pista e mi preparo all'atterraggio. La torre mi dice che posso atterrare direttamente senza fare il giro della pista, quindi mi preparo ad entrare in finale. Purtroppo sono arrivato troppo alto, quindi decido che è meglio non tentare l'atterraggio, ma fare un giro e riprovare. Il secondo tentativo va a buon fine, anche qui quasi pennellato, nonostante un vento di 18 nodi, fortunatamente quasi frontale.
Pago, altro timbro, altra telefonata all'insegnante e mi preparo per tornare a Riesa.
I nuvoloni neri che vedo in lontananza non fanno presagire niente di buono, ma spero di tenermeli alla larga.
Sulla via per Riesa sento alla radio che Leipzig è sotto la pioggia, che durerà per tutta la giornata. Meno male che Leipzig non è nel mio percorso.
In ogni caso, preciso al minuto sulla tabella di marcia, arrivo a Riesa, quindi chiamo per farmi autorizzare l'atterraggio, trovo la pista e comincio a scendere.
Intanto che scendo cominciano a cadere le prime gocce di pioggia...
OK, vediamo di atterrare alla svelta e di portarmi all'asciutto.
Fino in sottovento va tutto bene, poi comincia a piovere veramente forte tanto da farmi perdere il contatto visivo con la pista.
Ammetto di essere andato un po' in panico, visto che oramai ero parecchio basso. Ho quindi deciso di cercare la pista per non oltre trenta secondi. Se la trovo, atterro, altrimenti riparto e faccio un altro giro. Vorrei arrivare vivo alla pensione...
In ogni caso, dopo pochi secondi ritrovo la pista e preparo la discesa. Stavolta il vento è piuttosto mite, solo 5 nodi, ma la visibilità è pessima.
E anche stavolta si conferma la regola che meno vedo e meglio atterro, visto che quest'atterraggio era perfetto.
Appena tocco terra smette di piovere, ovviamente... Comunque, rientro alla base, ricevo i complimenti da tutti per la fine del corso, compilo il libro di bordo e cominciamo a riempire un po' di scartoffie per l'esame.
Alla fine torniamo a Dresden con l'intenzione di fare un volo con l'atterraggio proprio a Dresden, la prossima settimana, in maniera che possa esercitarmi dal vivo nella comunicazione radio con un aeroporto internazionale. In questo modo, spero, dovrei essere più sicuro per l'esame che farò il 25.
Intanto l'insegnante mi dice che, se tutto va bene (e il tempo tiene!), l'1. o il 2. di marzo tenterò l'esame.
Oramai il brevetto è a portata di mano...
02.02.2014 14:13 - Triangolo
Penultimo volo prima dell'esame
Oramai siamo agli sgoccioli...
Ieri ho fatto il penultimo volo del mio corso. E' stato un "triangolo", ossia un volo su tre aeroporti diversi, nella fattispecie Riesa, Oehna e Dessau (EDAD, dove c'è anche il famoso museo dell'aviazione "Hugo Junkers").
Siamo partiti molto presto in quanto il mio insegnante alle 13 doveva andare a prendere la nipote, comunque il tempo è bastato per farsi un buon volo.
Arrivati a Riesa verso le 9 abbiamo tirato fuori l'aereo e iniziato i controlli. Intanto abbiamo attaccato l'apparecchio per preriscaldare il motore e, durante il processo, abbiamo guardato le ultime previsioni del tempo e ho stampato il programma di volo.
Alle 9:54 precise le ruote dell'aereo lasciavano il suolo di Riesa alla volta di Oehna.
Il tragitto per Oehna è abbastanza semplice: basta seguire la ferrovia! Problema: da Riesa partono due ferrovie! E anche stavolta sono riuscito a seguire quella sbagliata. L'ho notato abbastanza in fretta, in quanto avrei dovuto volare in direzione 321°, mentre la bussola segnava circa 45°. Il commento del mio insegnante: "io oggi sono qui solo per sicurezza e non avrei detto niente fino al confine con la Polonia". Ritrovo la ferrovia giusta e seguo il programma.
Mi sono quindi registrato al FIS di München, che oramai mi da' un gran senso di sicurezza, anche se un paio di minuti dopo dovevo già cambiare sul FIS di Bremen. È comunque consigliabile farlo, intanto perché i tipi del FIS sappiano dove sto andando e poi perché, poco dopo Falkenberg, c'è una zona militare controllata non sempre attiva. E sapere se posso volarci attraverso o meno è quindi piuttosto importante (le multe sono piuttosto care nell'aviazione).
Atterro quindi ad Oehna, ballando come al solito sopra gli alberi. L'atterraggio purtroppo non è stato dei migliori, ma era comunque accettabile.
Pago e risaliamo subito sull'aereo alla volta di Dessau. E qui comincia la strada "sconosciuta". Va bene, il programma di volo l'ho scritto apposta, quindi via che si va. 10 minuti dopo il decollo (circa due minuti prima del previsto, in effetti), siamo sopra Wittenberg, sulla porta della cui chiesa Martin Luther affisse le sue 95 tesi.
Visto che siamo anticipo sul programma e che la visibilità è buona, scendiamo un po' per vedere questa chiesa. OK, è bella grossa e non la si può confondere.
Risaliamo e punto verso Dessau.
15 minuti dopo, come da programma, atterriamo a Dessau. L'atterraggio, stavolta, era decisamente migliore.
Ri-pago e ri-saliamo sull'aereo, alla volta di Riesa.
Anche questa tratta è per me completamente ignota, ma oramai sembra che il mio programma sia ben fatto, quindi seguo pedissequamente quanto mi son scritto. Passiamo sopra Gräfenhainichen, con il suo famoso Ferropolis, arriviamo sopra Söllichau e raggiungiamo Torgau che, visto che ha una pista in erba che adesso non viene pulita, è completamente invisibile sotto la neve.
Ogni tanto l'insegnante mi chiedeva dove eravamo e sono sempre riuscito a rispondere correttamente. Sono contento.
Poco dopo Torgau dico al FIS München che lascio la frequenza e cambio su Riesa. Oramai il volo volge al termine. La pista è in vista (stavolta l'ho trovata subito. Volerò sempre con il programma di volo! È comodissimo!) e mi preparo all'atterraggio.
Nei dintorni dell'aeroporto un ex-allievo del mio insegnante sta facendo un po' di esercizi con l'aereo dell'insegnante stesso, quindi sto bene attento a "non rovinargli la vernice".
Vediamo che è atterrato e ripartito, quindi entro in finale tranquillo. Purtroppo l'ex-allievo comincia a ciaccolare alla radio con il mio insegnante. E li cominciano i problemi. Purtroppo l'aereo sul quale volo ha il pulsante per la comunicazione radio solo sulla cloche dalla parte del pilota, quindi il mio insegnante stava sempre con la mano sulla mia cloche e continuava a parlare, intanto che il suolo si avvicinava pericolosamente.
E qui ho fatto il primo errore: l'ho lasciato parlare quando avrei dovuto dirgli "via le mani, sto atterrando" (cosa che, ho poi scoperto, se succedesse durante l'esame dovrei proprio fare!).
Il secondo errore l'ho fatto a 5 metri dal suolo quando, completamente nel pallone con l'insegnante che ogni due secondi tendeva la mano alla cloche e, alla fine, mi distraeva, ho raddrizzato l'aereo, al posto di aspettare ancora un paio di metri.
È stato l'atterraggio peggiore che ho fatto da quando ho passato il cross-check...
Comunque eravamo a terra e, quando l'insegnante mi ha fatto notare che l'atterraggio era schifoso mi sono permesso di dirgli che la prossima volta, cortesemente, dovrebbe rimandare le chiacchiere da bar a dopo l'atterraggio, che non riuscivo a manovrare con lui che prendeva sempre in mano la cloche.
"Ma perché non l'hai detto subito?" mi chiede lui. Perché? Che bella domanda... In effetti vorrei proprio avere una risposta, in quanto l'avevo capito subito che mi stava mandando nel pallone.
Avrei quantomeno potuto decidere di ridare gas e ripartire per un secondo tentativo, in effetti...
Beh, stavolta è andata bene, ma non deve più succedere.
Comunque oramai l'ultimo volo con l'insegnante è passato e solo più un volo mi separa dall'esame.
Purtroppo oggi il tempo è pessimo (nuvole relativamente alte, ma visibilità scarsa), quindi purtroppo devo stare a terra. Visto che il prossimo fine settimana l'insegnante è ad un corso di aggiornamento, purtroppo il prossimo volo non sarà prima del 15 o del 16 febbraio...
Attendo con ansia...
Ieri ho fatto il penultimo volo del mio corso. E' stato un "triangolo", ossia un volo su tre aeroporti diversi, nella fattispecie Riesa, Oehna e Dessau (EDAD, dove c'è anche il famoso museo dell'aviazione "Hugo Junkers").
Siamo partiti molto presto in quanto il mio insegnante alle 13 doveva andare a prendere la nipote, comunque il tempo è bastato per farsi un buon volo.
Arrivati a Riesa verso le 9 abbiamo tirato fuori l'aereo e iniziato i controlli. Intanto abbiamo attaccato l'apparecchio per preriscaldare il motore e, durante il processo, abbiamo guardato le ultime previsioni del tempo e ho stampato il programma di volo.
Alle 9:54 precise le ruote dell'aereo lasciavano il suolo di Riesa alla volta di Oehna.
Il tragitto per Oehna è abbastanza semplice: basta seguire la ferrovia! Problema: da Riesa partono due ferrovie! E anche stavolta sono riuscito a seguire quella sbagliata. L'ho notato abbastanza in fretta, in quanto avrei dovuto volare in direzione 321°, mentre la bussola segnava circa 45°. Il commento del mio insegnante: "io oggi sono qui solo per sicurezza e non avrei detto niente fino al confine con la Polonia". Ritrovo la ferrovia giusta e seguo il programma.
Mi sono quindi registrato al FIS di München, che oramai mi da' un gran senso di sicurezza, anche se un paio di minuti dopo dovevo già cambiare sul FIS di Bremen. È comunque consigliabile farlo, intanto perché i tipi del FIS sappiano dove sto andando e poi perché, poco dopo Falkenberg, c'è una zona militare controllata non sempre attiva. E sapere se posso volarci attraverso o meno è quindi piuttosto importante (le multe sono piuttosto care nell'aviazione).
Atterro quindi ad Oehna, ballando come al solito sopra gli alberi. L'atterraggio purtroppo non è stato dei migliori, ma era comunque accettabile.
Pago e risaliamo subito sull'aereo alla volta di Dessau. E qui comincia la strada "sconosciuta". Va bene, il programma di volo l'ho scritto apposta, quindi via che si va. 10 minuti dopo il decollo (circa due minuti prima del previsto, in effetti), siamo sopra Wittenberg, sulla porta della cui chiesa Martin Luther affisse le sue 95 tesi.
Visto che siamo anticipo sul programma e che la visibilità è buona, scendiamo un po' per vedere questa chiesa. OK, è bella grossa e non la si può confondere.
Risaliamo e punto verso Dessau.
15 minuti dopo, come da programma, atterriamo a Dessau. L'atterraggio, stavolta, era decisamente migliore.
Ri-pago e ri-saliamo sull'aereo, alla volta di Riesa.
Anche questa tratta è per me completamente ignota, ma oramai sembra che il mio programma sia ben fatto, quindi seguo pedissequamente quanto mi son scritto. Passiamo sopra Gräfenhainichen, con il suo famoso Ferropolis, arriviamo sopra Söllichau e raggiungiamo Torgau che, visto che ha una pista in erba che adesso non viene pulita, è completamente invisibile sotto la neve.
Ogni tanto l'insegnante mi chiedeva dove eravamo e sono sempre riuscito a rispondere correttamente. Sono contento.
Poco dopo Torgau dico al FIS München che lascio la frequenza e cambio su Riesa. Oramai il volo volge al termine. La pista è in vista (stavolta l'ho trovata subito. Volerò sempre con il programma di volo! È comodissimo!) e mi preparo all'atterraggio.
Nei dintorni dell'aeroporto un ex-allievo del mio insegnante sta facendo un po' di esercizi con l'aereo dell'insegnante stesso, quindi sto bene attento a "non rovinargli la vernice".
Vediamo che è atterrato e ripartito, quindi entro in finale tranquillo. Purtroppo l'ex-allievo comincia a ciaccolare alla radio con il mio insegnante. E li cominciano i problemi. Purtroppo l'aereo sul quale volo ha il pulsante per la comunicazione radio solo sulla cloche dalla parte del pilota, quindi il mio insegnante stava sempre con la mano sulla mia cloche e continuava a parlare, intanto che il suolo si avvicinava pericolosamente.
E qui ho fatto il primo errore: l'ho lasciato parlare quando avrei dovuto dirgli "via le mani, sto atterrando" (cosa che, ho poi scoperto, se succedesse durante l'esame dovrei proprio fare!).
Il secondo errore l'ho fatto a 5 metri dal suolo quando, completamente nel pallone con l'insegnante che ogni due secondi tendeva la mano alla cloche e, alla fine, mi distraeva, ho raddrizzato l'aereo, al posto di aspettare ancora un paio di metri.
È stato l'atterraggio peggiore che ho fatto da quando ho passato il cross-check...
Comunque eravamo a terra e, quando l'insegnante mi ha fatto notare che l'atterraggio era schifoso mi sono permesso di dirgli che la prossima volta, cortesemente, dovrebbe rimandare le chiacchiere da bar a dopo l'atterraggio, che non riuscivo a manovrare con lui che prendeva sempre in mano la cloche.
"Ma perché non l'hai detto subito?" mi chiede lui. Perché? Che bella domanda... In effetti vorrei proprio avere una risposta, in quanto l'avevo capito subito che mi stava mandando nel pallone.
Avrei quantomeno potuto decidere di ridare gas e ripartire per un secondo tentativo, in effetti...
Beh, stavolta è andata bene, ma non deve più succedere.
Comunque oramai l'ultimo volo con l'insegnante è passato e solo più un volo mi separa dall'esame.
Purtroppo oggi il tempo è pessimo (nuvole relativamente alte, ma visibilità scarsa), quindi purtroppo devo stare a terra. Visto che il prossimo fine settimana l'insegnante è ad un corso di aggiornamento, purtroppo il prossimo volo non sarà prima del 15 o del 16 febbraio...
Attendo con ansia...