Archivio:
22.08.2021 17:13 - Anniversario di matrimonio a Bagicz
Un fine settimana al Mar Baltico
Visto che quest'anno, durante le ferie in Italia, non abbiamo potuto fare gran chè per via del meteo avverso, abbiamo deciso di tentare la sorte e vedere se riuscivamo a passare almeno un paio di giorni al mare, intanto che festeggiavamo il nostro 17. anniversario di matrimonio.
Visto che a Stralsund non abbiamo trovato alloggio, abbiamo deciso di puntare ad est e ritornare in Polonia, precisamente a Bagicz, dove già eravamo stati.
L'idea era di partire il 20.08. mattina (il giorno dell'anniversario), passare tre giorni a Bagicz e ripartire domenica 22.08. nel pomeriggio.
Purtroppo, il meteo, che già ci ha odiati in Italia, ha continuato ad odiarci...
Venerdi mattina il tempo in Polonia non era gran che, ma, secondo le previsioni, avrebbe dovuto migliorare di molto nel pomeriggio. Non che in Germania la situazione fosse poi tanto migliore, in effetti...
Comunque partiamo poco prima delle 15 con il tragitto previsto Kamenz - Frankfurt Oder - Szczecin - Bagicz.
Fino al confine con la Polonia non ci sono stati problemi ed il volo procedeva rilassato. Arrivati in Polonia ho scoperto (meglio: già lo sapevo, ma me ne ero completamente dimenticato...) che in Polonia, per entrare in una zona di controllo occorre avere il piano di volo.
Anche in Germania, in effetti, ma i controllori, nel caso detto piano non ci sia, provvedono ad aprirlo all'ingresso e a chiuderlo all'uscita.
In ogni caso, noi un piano di volo non l'avevamo e la FIS di Gdansk non voleva aprirne uno in volo...
A quel punto ci restava solo una possibilità: virare ad est ed evitare completamente la zona di Szczecin Goleniów, cosa che abbiamo fatto.
Intanto le nuvole cominciavano ad addensarsi e abbassarsi, finchè, un po' più ad est di Szczecin ci siamo trovati a soli 800ft di quota senza speranza che le nuvole salissero.
Chiediamo quindi alla FIS che ci informa che su Szczecin il meteo è migliore e ci consiglia di dirigersi li. Ci dice anche che provvederanno loro a coordinare il volo nella zona di Szczecin. Bene così, ma averlo saputo prima ci avrebbe risparmiato la deviazione.
Troviamo quindi una possibilità di salire sopra le nuvole (dove, come dice Reinhard Mey, la libertà non ha confini) e, coordinati con Gdansk, sorvoliamo Szczecin.
In ogni caso, prima di salire, avevo scritto a degli amici che già erano a Bagicz per chiedere informazioni sul meteo.
Sarebbe stato infatti piuttosto brutto trovarsi sopra l'aereoporto senza possibilità di atterrare perchè coperto dalle nuvole. In ogni caso, anche se in quel momento non erano più li, ci hanno detto che a nord la situazione è migliore, quindi procediamo.
In effetti, dopo queste difficoltà iniziali il volo procede bene e poco dopo Szczecin le nuvole si diradano così che possiamo nuovamente scendere.
Dopo un volo di poco più di due ore atterriamo a Bagicz e troviamo il "gruppo tedesco" (alcuni piloti che già da una settimana erano li e con i quali ci eravamo già messi d'accordo per andare al distributore e comprare la benzina):
Dopo i saluti di rito, aver ancorato bene gli aerei ed aver comprato il carburante, prendiamo possesso della stanza, direttamente all'aeroporto.
Su queste stanze già avevo scritto tre anni fa. Si trovano in un ex edificio militare sovietico costruito dopo la guerra ed hanno due soli pregi: costano poco ed erano libere...
Purtroppo, visto che abbiamo dovuto organizzare il volo abbastanza tardi (ripeto: volevamo andare a Stralsund) la stanza dove avevamo alloggiato l'anno scorso era già occupata.
Anche l'alloggio ristrutturato all'aeroporto (molto migliore) era già prenotato, quindi abbiamo dovuto accontentarci. Per due notti, si può fare...
Dopodichè, visto che l'ora avanzava, ci siamo diretti verso Sianożęty per cenare. Purtroppo il ristorante che avevamo conosciuto tre anni fa e dove avevamo mangiato anche lo scorso anno, quest'anno era chiuso. Ignoti i motivi, visto che non c'era nessun cartello.
Abbiamo dovuto festeggiare l'anniversario di matrimonio con un panino...
Ed ha pure cominciato a piovere...
Il giorno dopo, sabato, il meteo era eccellente anche se la temperatura era di circa 15°, quindi abbiamo cominciato la giornata con una passeggiata in spiaggia:
Quindi, abbiamo preso le biciclette che avevamo noleggiato all'aeroporto (e che avevano visto tempi molto migliori, sopratutto una per la quale il direttore dell'aeroporto non si è osato chiederci dei soldi...) e ci siamo messi alla ricerca di un altro ristorante.
L'abbiamo anche trovato ed abbiamo anche mangiato abbastanza bene, anche se purtroppo non è ai livelli di quello dell'anno scorso. Comunque non potevamo proprio lamentarci...
Dopo pranzo ci siamo nuovamente recati in spiaggia. Mia moglie si è anche osata entrare in acqua. A me è bastato mettere i piedi a mollo... L'acqua non era freddissima, ma sinceramente, nonostante qualcuno lo facesse, io non mi sarei osato fare il bagno...
Ho già detto che il meteo, quest'anno, ci ha particolarmente odiati? Se non l'ho ancora detto prima, lo dico adesso...
La sera abbiamo deciso (era già qualche anno che volevo farlo) di fotografare il tramonto sul mare. Ovviamente dall'alto.
Siamo quindi decollati qualche minuto dopo le 20 (il tramonto era alle 20:14) e siamo riusciti a fare un po' di foto, alcune anche molto suggestive:
Ed arriviamo a domenica. Il piano, come già avevo scritto all'inizio, era di passare la mattinata in spiaggia, mangiare qualcosa e ripartire verso le 15.
Purtroppo, subito dopo colazione, intanto che controllavo il meteo, abbiamo visto che il tempo al nord della Polonia sarebbe stato eccellente per quasi tutta la giornata, ma verso il centro ed in Germania erano previsti temporali.
Visto che un'esperienza con i temporali quest'anno mi è bastata (in Italia...), a malincuore abbiamo deciso di partire dopo colazione, senza neanche poter andare un'ultima volta in spiaggia.
Una foto però sono riuscito a farla:
Il volo è stato molto tranquillo. L'aereo volava praticamente da solo. Per tutto il volo in Polonia abbiamo avuto 5-10 km/h di vento a favore, che poi è diventato 20 km/h contro appena passato il confine...
Vista l'esperienza di venerdi avevo previsto il ritorno senza interessare la zona di controllo di Szczecin Goleniów, ma la FIS di Gdansk, presso la quale ovviamente mi ero registrato, mi ha detto che, se volevo, potevo passarci dentro ed avrebbero coordinato loro la cosa.
Beh, visto che così risparmiamo un po' di giri inutili, lo facciamo...
Procediamo quindi, sempre stando sui 3500 ft ed arriviamo in Germania. Qui, come ho detto, ci troviamo il vento contro, ma comunque ancora sempre fattibile. Il vento era costante, quindi il volo è continuato molto rilassato.
Passiamo sopra l'ex aeroporto militare di Cottbus, chiuso ormai da anni, e continuiamo il tragitto:
Alla fine arriviamo in vista di Kamenz.
L'atterraggio non è stato proprio banale. Il vento era di traverso e con folate improvvise, ma chiunque con un minimo di esperienza ce la può fare.
Il volo è quindi ufficialmente terminato. Ci abbiamo messo due ore e mezza scarse.
Anche questo fine settimana di festeggiamenti è quindi giunto al termine.
Sicuramente lo rifaremo, magari già l'anno prossimo. Cercherò comunque un alloggio migliore, ma con un anno di tempo non dovrebbero esserci problemi.
Bagicz è un aeroporto che consiglio a tutti! Il personale è molto gentile e parla un buon inglese, qualcuno anche un tedesco passabile.
La spiaggia è molto bella e dista 10 minuti a piedi dall'aeroporto. La pista è in ottimo stato.
Visto che a Stralsund non abbiamo trovato alloggio, abbiamo deciso di puntare ad est e ritornare in Polonia, precisamente a Bagicz, dove già eravamo stati.
L'idea era di partire il 20.08. mattina (il giorno dell'anniversario), passare tre giorni a Bagicz e ripartire domenica 22.08. nel pomeriggio.
Purtroppo, il meteo, che già ci ha odiati in Italia, ha continuato ad odiarci...
Venerdi mattina il tempo in Polonia non era gran che, ma, secondo le previsioni, avrebbe dovuto migliorare di molto nel pomeriggio. Non che in Germania la situazione fosse poi tanto migliore, in effetti...
Comunque partiamo poco prima delle 15 con il tragitto previsto Kamenz - Frankfurt Oder - Szczecin - Bagicz.
Fino al confine con la Polonia non ci sono stati problemi ed il volo procedeva rilassato. Arrivati in Polonia ho scoperto (meglio: già lo sapevo, ma me ne ero completamente dimenticato...) che in Polonia, per entrare in una zona di controllo occorre avere il piano di volo.
Anche in Germania, in effetti, ma i controllori, nel caso detto piano non ci sia, provvedono ad aprirlo all'ingresso e a chiuderlo all'uscita.
In ogni caso, noi un piano di volo non l'avevamo e la FIS di Gdansk non voleva aprirne uno in volo...
A quel punto ci restava solo una possibilità: virare ad est ed evitare completamente la zona di Szczecin Goleniów, cosa che abbiamo fatto.
Intanto le nuvole cominciavano ad addensarsi e abbassarsi, finchè, un po' più ad est di Szczecin ci siamo trovati a soli 800ft di quota senza speranza che le nuvole salissero.
Chiediamo quindi alla FIS che ci informa che su Szczecin il meteo è migliore e ci consiglia di dirigersi li. Ci dice anche che provvederanno loro a coordinare il volo nella zona di Szczecin. Bene così, ma averlo saputo prima ci avrebbe risparmiato la deviazione.
Troviamo quindi una possibilità di salire sopra le nuvole (dove, come dice Reinhard Mey, la libertà non ha confini) e, coordinati con Gdansk, sorvoliamo Szczecin.
In ogni caso, prima di salire, avevo scritto a degli amici che già erano a Bagicz per chiedere informazioni sul meteo.
Sarebbe stato infatti piuttosto brutto trovarsi sopra l'aereoporto senza possibilità di atterrare perchè coperto dalle nuvole. In ogni caso, anche se in quel momento non erano più li, ci hanno detto che a nord la situazione è migliore, quindi procediamo.
In effetti, dopo queste difficoltà iniziali il volo procede bene e poco dopo Szczecin le nuvole si diradano così che possiamo nuovamente scendere.
Dopo un volo di poco più di due ore atterriamo a Bagicz e troviamo il "gruppo tedesco" (alcuni piloti che già da una settimana erano li e con i quali ci eravamo già messi d'accordo per andare al distributore e comprare la benzina):
Dopo i saluti di rito, aver ancorato bene gli aerei ed aver comprato il carburante, prendiamo possesso della stanza, direttamente all'aeroporto.
Su queste stanze già avevo scritto tre anni fa. Si trovano in un ex edificio militare sovietico costruito dopo la guerra ed hanno due soli pregi: costano poco ed erano libere...
Purtroppo, visto che abbiamo dovuto organizzare il volo abbastanza tardi (ripeto: volevamo andare a Stralsund) la stanza dove avevamo alloggiato l'anno scorso era già occupata.
Anche l'alloggio ristrutturato all'aeroporto (molto migliore) era già prenotato, quindi abbiamo dovuto accontentarci. Per due notti, si può fare...
Dopodichè, visto che l'ora avanzava, ci siamo diretti verso Sianożęty per cenare. Purtroppo il ristorante che avevamo conosciuto tre anni fa e dove avevamo mangiato anche lo scorso anno, quest'anno era chiuso. Ignoti i motivi, visto che non c'era nessun cartello.
Abbiamo dovuto festeggiare l'anniversario di matrimonio con un panino...
Ed ha pure cominciato a piovere...
Il giorno dopo, sabato, il meteo era eccellente anche se la temperatura era di circa 15°, quindi abbiamo cominciato la giornata con una passeggiata in spiaggia:
Quindi, abbiamo preso le biciclette che avevamo noleggiato all'aeroporto (e che avevano visto tempi molto migliori, sopratutto una per la quale il direttore dell'aeroporto non si è osato chiederci dei soldi...) e ci siamo messi alla ricerca di un altro ristorante.
L'abbiamo anche trovato ed abbiamo anche mangiato abbastanza bene, anche se purtroppo non è ai livelli di quello dell'anno scorso. Comunque non potevamo proprio lamentarci...
Dopo pranzo ci siamo nuovamente recati in spiaggia. Mia moglie si è anche osata entrare in acqua. A me è bastato mettere i piedi a mollo... L'acqua non era freddissima, ma sinceramente, nonostante qualcuno lo facesse, io non mi sarei osato fare il bagno...
Ho già detto che il meteo, quest'anno, ci ha particolarmente odiati? Se non l'ho ancora detto prima, lo dico adesso...
La sera abbiamo deciso (era già qualche anno che volevo farlo) di fotografare il tramonto sul mare. Ovviamente dall'alto.
Siamo quindi decollati qualche minuto dopo le 20 (il tramonto era alle 20:14) e siamo riusciti a fare un po' di foto, alcune anche molto suggestive:
Ed arriviamo a domenica. Il piano, come già avevo scritto all'inizio, era di passare la mattinata in spiaggia, mangiare qualcosa e ripartire verso le 15.
Purtroppo, subito dopo colazione, intanto che controllavo il meteo, abbiamo visto che il tempo al nord della Polonia sarebbe stato eccellente per quasi tutta la giornata, ma verso il centro ed in Germania erano previsti temporali.
Visto che un'esperienza con i temporali quest'anno mi è bastata (in Italia...), a malincuore abbiamo deciso di partire dopo colazione, senza neanche poter andare un'ultima volta in spiaggia.
Una foto però sono riuscito a farla:
Il volo è stato molto tranquillo. L'aereo volava praticamente da solo. Per tutto il volo in Polonia abbiamo avuto 5-10 km/h di vento a favore, che poi è diventato 20 km/h contro appena passato il confine...
Vista l'esperienza di venerdi avevo previsto il ritorno senza interessare la zona di controllo di Szczecin Goleniów, ma la FIS di Gdansk, presso la quale ovviamente mi ero registrato, mi ha detto che, se volevo, potevo passarci dentro ed avrebbero coordinato loro la cosa.
Beh, visto che così risparmiamo un po' di giri inutili, lo facciamo...
Procediamo quindi, sempre stando sui 3500 ft ed arriviamo in Germania. Qui, come ho detto, ci troviamo il vento contro, ma comunque ancora sempre fattibile. Il vento era costante, quindi il volo è continuato molto rilassato.
Passiamo sopra l'ex aeroporto militare di Cottbus, chiuso ormai da anni, e continuiamo il tragitto:
Alla fine arriviamo in vista di Kamenz.
L'atterraggio non è stato proprio banale. Il vento era di traverso e con folate improvvise, ma chiunque con un minimo di esperienza ce la può fare.
Il volo è quindi ufficialmente terminato. Ci abbiamo messo due ore e mezza scarse.
Anche questo fine settimana di festeggiamenti è quindi giunto al termine.
Sicuramente lo rifaremo, magari già l'anno prossimo. Cercherò comunque un alloggio migliore, ma con un anno di tempo non dovrebbero esserci problemi.
Bagicz è un aeroporto che consiglio a tutti! Il personale è molto gentile e parla un buon inglese, qualcuno anche un tedesco passabile.
La spiaggia è molto bella e dista 10 minuti a piedi dall'aeroporto. La pista è in ottimo stato.
09.08.2021 11:50 - Vacanze in volo 2021
In un'Italia molto piovosa...
Anche quest'anno abbiamo deciso di usare l'aereo per le nostre vacanze.
Questa volta abbiamo deciso di riprovare con l'Italia, per visitare amici e parenti e festeggiare un po' di compleanni.
Già due anni fa abbiamo fatto questo giro. Memori dell'esperienza (e degli errori!) dell'altra volta, abbiamo cambiato leggermente il programma.
Altri cambiamenti sono stati decisi da Giove Pluvio, che quest'anno ci ha particolarmente odiati...
Visto che già due anni fa ho visto che una tappa in Austria allunga semplicemente il volo senza portare alcun beneficio, abbiamo deciso di fare il volo in una sola giornata.
Per poter passare le Alpi il prima possibile abbiamo deciso di non partire da Kamenz (che mi avrebbero chiesto una grossa cifra per poter decollare alle 6), ma da Pirna, dove per un piccolo obolo una persona ci ha autorizzato il decollo alle 6.
Anche la destinazione è stata differente. Al posto di atterrare a Cerrione, abbiamo deciso di atterrare a Montalto Dora, vicino ad Ivrea. Un po' piú scomodo da raggiungere da casa dei miei genitori, ma molto più economico (due anni fa Cerrione ci fece pagare gli atterraggi come un aereo da 2 tonnellate visto che l'ultraleggero con cui voliamo, con targa tedesca, non ha cifre ma solo lettere...). Montalto ci ha fatto pagare 50€ alla settimana per il parcheggio e non chiede nemmeno un Euro per gli atterraggi.
Il personale dell'aeroporto è molto gentile e disponibile. Posso consigliare senza riserve un atterraggio da loro!
Il tragitto è dunque stato: Kamenz (EDCM) - Pirna (EDAR) - Deggendorf (EDMW) - Trento (LIDT) - Montalto Dora (TO10).
A Pirna ci siamo fermati a dormire dai genitori di mia moglie in modo da partire alle 6 di sabato 24.07.
Le tappe di Deggendorf e Trento erano per il rifornimento di carburante (e a Trento anche per un buon pranzo).
Deggendorf apre normalmente alle 10, ma il personale è gentilissimo e disponibile, quindi abbiamo combinato di atterrare già alle 8 per far benzina.
La tratta da Trento a Montalto (memori dell'esperienza di due anni fa) era stata pianificata passando dal Tonale e da Sondrio.
Il volo è stato brevissimo (21 minuti) e non presenta nessun problema, visto che l'aeroporto di Pirna é facilmente riconoscibile dall'alto.
Tra l'altro, questo atterraggio non ha comportato nessuna deviazione, essendo Pirna esattamente sulla linea Kamenz - LALUK - Deggendorf.
Dopo i controlli di rito salutiamo il suocero che ci ha portati all'aeroporto, saliamo in aereo e decolliamo. Il tipo dell'aeroporto ci ha chiesto di curvare subito dopo la partenza (un po' prima del normale circuito) per non disturbare il sonno di quelli che abitano proprio vicino alla pista. Visto che la pista é lunga a sufficienza per salire e fare la curva in sicurezza, non c'é stato il minimo problema.
Puntiamo dunque verso LALUK (punto di riporto IFR al confine con la Repubblica Ceca), raggiungiamo Most poco dopo LALUK, sorvoliamo tranquillamente la Repubblica Ceca ancora immersa nel sonno (erano le 7 di mattina!) e ritorniamo in Germania.
Un'ora e quaranta minuti dopo la partenza atterriamo a Deggendorf, con tre minuti di anticipo sulla tabella di marcia.
Memore dell'esperienza di due anni fa, decido di salire il prima possibile per evitare problemi sulle Alpi.
Purtroppo, adesso come due anni fa, il Tecnam P92 che abbiamo usato ha soltanto un Tranponder Mode C, quindi teoricamente avremmo dovuto stare sotto i 5000 ft. Praticamente invece possiamo salire quanto vogliamo, basta chiedere prima alla FIS l'autorizzazione a farlo. Autorizzazione che viene concessa praticamente sempre. Questo "trucchetto" l'ho imparato l'anno scorso ad un corso di aggiornamento, parlando con una persona della Deutsche Flugsicherung.
Passiamo quindi il Chiemsee già ben sopra i 5000 ft.
Per tutto il tragitto abbiamo sempre avuto la fortuna di avere un discreto vento a favore, come si vede da questa foto:
Purtroppo il bel tempo comincia a lasciarci. In Austria troviamo parecchie nuvole, anche se, per fortuna, ben più alte delle montagne:
Ed anche in Italia purtroppo la situazione peggiora. Pur rimanendo le condizioni per il volo a vista, il tempo è nettamente peggiore che in Germania.
Ero già a conoscenza della cosa, quindi ero preparato spiritualmente. In ogni caso, l'orsachiotto di pezza era ben fisso sulle mie ginocchia (e mia moglie stringeva il Grande Puffo)...
La pista è ottima, il personale gentilissimo ed il ristorante eccellente.
Dopo aver fatto benzina e pranzato, ci prepariamo all'ultima tappa, fino a Montalto Dora.
Problema: le nuvole sopra il passo del Tonale sono troppo basse. Dobbiamo quindi cambiare il percorso. Visto che per questo tragitto non avevo aperto un piano di volo, la cosa è stata molto semplice. Siamo quindi passati, come due anni fa, tra le Alpi e Milano, sorvolando il lago di Garda.
Abbiamo quindi volato un po' basso a causa della struttura dello spazio aereo in Italia. Stavolta comunque, a causa del cielo coperto, le turbolenze erano molto ridotte.
Siamo arrivati a Biella e ci preparavamo a sorvolare la Serra (una serra morenica tra il Biellese ed il Canavese) per atterrare a Montalto Dora, quando vedo delle nubi scurissime davanti a noi.
Neanche tempo di sperare che fossero dopo Montalto che ci troviamo in un temporale.
Visto che con i temporali non si discute, faccio una virata a sinistra al limite del volo acrobatico e, mentre mia moglie cerca la frequenza di Cerrione, mi dirigo alla massima velocità verso questo aeroporto.
Atterriamo ancora all'asciutto, ma non facciamo in tempo a parcheggiare l'aereo che il temporale ci ha raggiunti. Nei circa 20 metri che separavano l'aereo dall'edificio dell'aeroporto ci siamo veramente fatti una doccia.
In ogni caso, dopo circa un'ora il temporale passa e noi, dopo aver tranquillizzato i miei genitori per telefono, decolliamo e, nel giro di 12 minuti, arriviamo a Montalto Dora.
Come si può notare la pista di Montalto Dora è in erba. Nonostante ciò, unico caso a me noto, sono riusciti a scrivere il numero della pista, con una gittata di cemento. Il numero è li dal 1983. Come faranno se, per la varianzione magnetica, occorrerà cambiare il numero della pista, non lo so.
Comunque è un'ottima idea, in quanto la pista è molto ben visibile, anche da distante.
Arrivando dalla Serra occorre scendere abbastanza rapidamente, visto che l'aeroporto è a nemmeno due minuti di distanza.
Occorre anche prestare attenzione all'arrivo in Finale, visto che è necessario sorvolare alberi abbastanza alti e cavi dell'alta tensione.
Fino a dopo gli alberi bisogna tenere una quota di 1200 ft, per poi scendere molto rapidamente dopo di essi. La pista è comunque lunga a sufficienza per compiere questa manovra in sicurezza.
Sulla permanenza in Italia posso dire ben poco. Avremmo voluto almeno volare fino ad Aosta o a Massa Cinquale (al mare), ma, come ho detto, il meteo ha deciso diversamente e ci siamo dovuti accontentare di brevi voli sul Biellese e su Ivrea...
Anche il ritorno è stato anticipato di una giornata, in quanto le previsioni meteo per domenica 08.08. erano pessime (quantomeno sulle Alpi).
Il volo fino a Trento è stato comunque fatto passando dalla valle di Sondrio e dal Passo del Tonale. Era fattibile, ma bisognava stare un po' attenti, visto che le nuvole non erano altissime.
In compenso, anche nel ritorno abbiamo beneficiato del vento a favore:
L'arrivo sul Passo del Tonale è stato un po' sudato, in quando dovevamo fare attenzione alle nuvole:
Altrettanta attenzione doveva esserci durante le virate, visto che il vento in coda era aumentato:
In ogni caso, alla fine, arriviamo all'aeroporto di Trento:
Qui ci fermiamo per la notte. L'albergo, già eccellente due anni fa, è ulteriormente migliorato.
Fortunatamente il personale è riuscito a trovarci una camera per dormire, visto che quella che avevamo prenotato per la notte tra sabato 07. e domenica 08. non potevamo usarla essendo arrivati un giorno prima del previsto.
Ci siamo quindi adattati ad una camera singola con un letto ad una piazza e mezza, comunque più che sufficiente per dormire bene in due.
Ceniamo e facciamo due passi per digerire. Al tramonto il vento è pressochè assente, le nuvole sono scomparse e la visibilità è eccellente.
Peccato che gli ultraleggeri non possano volare di notte, altrimenti sarebbe stata una buona idea ripartire adesso...
Il meteo in Italia non era eccellenten, ma neanche troppo male. Per l'Austria temevo nuvole un po' basse (il GAFOR segnalava D/D/D), ma avremmo dovuto farcela.
Scendiamo quindi al ristorante per fare colazione ed apro i piani di volo.
Dopo colazione andiamo all'aereo e ci prepariamo per il decollo.
Passato Bolzano, un aereo proveniente dall'Austria ci informa che le nuvole sul Brennero sono oltre i 7000 ft (il passo del Brennero è a 6145 ft), quindi fattibile.
Ci informa altresì che "potrebbe esserci un po' di turbulenza" in Austria.
La mia decisione di passare da Castelletto e Bressanone era giusta, in quanto in Italia le nuvole erano ancora un po' basse.
Proseguiamo quindi seguendo sempre l'autostrada fino in Austria. E li troviamo "un po' di turbolenza"... Con 70 km/h di vento, direi che il nome corretto è Föhn...
Per ovvie ragioni, non sono riuscito a scattare nessuna foto.
Un breve consulto con la torre di Innsbruck e decidiamo di cambiare il piano di volo. Passare da Kufstein per entrare in Germania non sembra fattibile.
Innsbruck ci consiglia di passare da N1 e Scharnitzpass dove, a detta loro, il vento è minore. In effetti, qui il vento non supera i 40 km/h.
Arriviamo quindi finalmente in Germania, spostati ad ovest di circa 50 km del previsto.
In ogni caso, il peggio è passato. Sempre con il vento in coda (tra i 5 ed i 25 km/h) scendiamo ed arriviamo in vista di Deggendorf:
Questo tragitto è decisamente semplice. Le montagne che separano la Germania dalla Repubblica Ceca son poca cosa al confronto con le Alpi, visto che 5000 ft bastano per superarle senza problemi.
Per tutta la durata del volo abbiamo sempre il vento a favore. Non mi era mai capitato prima d'ora di avere il vento a favore all'andata ed al ritorno. Meglio così...
La FIS di Praha ci ha avvisati di attività paracadutistica a Plzen e quindi abbiamo accuratamente evitato la zona dell'aeroporto.
Dopo aver passato le Erzgebirge ritorniamo in Germania e ci prepariamo per l'atterraggio a Kamenz.
Qui il vento era già abbastanza forte, ma comunque più che fattibile, sopratutto per chi ha appena avuto a che fare con il Föhn...
Ho già detto due anni fa che il sorvolo delle Alpi non è una cosa da sottovalutare. Non mi sentirei di consigliarlo a nessuno con meno di 100-150 ore di volo.
Con un meteo come quello di quest'anno arrivo a dire che sarebbero necessarie almeno 3-400 ore di volo ed una confidenza estrema con l'aereo utilizzato.
Comunque, con l'accorgimento di salire appena possibile, in accordo con la FIS, anche un piccolo ultraleggero con soli 80 cavalli-motore può tranquillamente fare il volo, pur con a bordo due persone ed i bagagli (ovviamente solo lo stretto necessario!).
Ho già detto due anni fa che la FIS in Italia richiede una comunicazione pressochè ininterrotta e tempi stimati per ogni tratta da un punto di riporto all'altro.
Una buona pianificazione del volo è quindi indispensabile.
Un mio amico, insegnante di volo in Italia, mi ha dato qualche consiglio per la comunicazione in Italiano con gli aeroporti (che ho fatto!), ma mi ha consigliato tassativamente di parlare Inglese con la FIS.
Il motivo? Come già avevo avuto modo di constatare due anni fa, i controllori italiani parlano un Inglese pessimo. Se pensano che sia necessario parlare questa lingua con il pilota, lo lasciano abbastanza in pace.
In effetti ho visto che quelli che parlavano Italiano dovevano parlare molto più di me... Ottimo consiglio, dunque...
Un'altra cosa posso dire sul sorvolo delle Alpi: un buon GPS è un aiuto enorme, ma cercare di volare seguendo la linea diretta tra due punti è spesso una pessima idea! Bene che vada occorre alzarsi parecchio per superare montagne che si possono spesso semplicemente aggirare, e non sempre la cosa è possibile.
Una buona idea è di seguire le autostrade che sono sempre costruite nei punti più bassi della valle e, per definizione, sono prive di ostacoli significativi.
Il volo dev'essere quindi accuratamente pianificato studiando le cartine!
E ora cominciamo a preparare il volo per le ferie dell'anno prossimo...
Questa volta abbiamo deciso di riprovare con l'Italia, per visitare amici e parenti e festeggiare un po' di compleanni.
Già due anni fa abbiamo fatto questo giro. Memori dell'esperienza (e degli errori!) dell'altra volta, abbiamo cambiato leggermente il programma.
Altri cambiamenti sono stati decisi da Giove Pluvio, che quest'anno ci ha particolarmente odiati...
Visto che già due anni fa ho visto che una tappa in Austria allunga semplicemente il volo senza portare alcun beneficio, abbiamo deciso di fare il volo in una sola giornata.
Per poter passare le Alpi il prima possibile abbiamo deciso di non partire da Kamenz (che mi avrebbero chiesto una grossa cifra per poter decollare alle 6), ma da Pirna, dove per un piccolo obolo una persona ci ha autorizzato il decollo alle 6.
Anche la destinazione è stata differente. Al posto di atterrare a Cerrione, abbiamo deciso di atterrare a Montalto Dora, vicino ad Ivrea. Un po' piú scomodo da raggiungere da casa dei miei genitori, ma molto più economico (due anni fa Cerrione ci fece pagare gli atterraggi come un aereo da 2 tonnellate visto che l'ultraleggero con cui voliamo, con targa tedesca, non ha cifre ma solo lettere...). Montalto ci ha fatto pagare 50€ alla settimana per il parcheggio e non chiede nemmeno un Euro per gli atterraggi.
Il personale dell'aeroporto è molto gentile e disponibile. Posso consigliare senza riserve un atterraggio da loro!
Il tragitto è dunque stato: Kamenz (EDCM) - Pirna (EDAR) - Deggendorf (EDMW) - Trento (LIDT) - Montalto Dora (TO10).
A Pirna ci siamo fermati a dormire dai genitori di mia moglie in modo da partire alle 6 di sabato 24.07.
Le tappe di Deggendorf e Trento erano per il rifornimento di carburante (e a Trento anche per un buon pranzo).
Deggendorf apre normalmente alle 10, ma il personale è gentilissimo e disponibile, quindi abbiamo combinato di atterrare già alle 8 per far benzina.
La tratta da Trento a Montalto (memori dell'esperienza di due anni fa) era stata pianificata passando dal Tonale e da Sondrio.
Pre-tappa: Kamenz (EDCM) - Pirna (EDAR)
Come detto precedentemente, abbiamo deciso di partire da Pirna, visto che il decollo alle 6 di mattina costa molto meno che non a Kamenz...Il volo è stato brevissimo (21 minuti) e non presenta nessun problema, visto che l'aeroporto di Pirna é facilmente riconoscibile dall'alto.
Tra l'altro, questo atterraggio non ha comportato nessuna deviazione, essendo Pirna esattamente sulla linea Kamenz - LALUK - Deggendorf.
Prima tappa: Pirna (EDAR) - Deggendorf (EDMW)
Il 24.07. il tempo era splendido, quantomeno in Germania. Vento assente, cielo terso, temperatura bassa ma non fredda.Dopo i controlli di rito salutiamo il suocero che ci ha portati all'aeroporto, saliamo in aereo e decolliamo. Il tipo dell'aeroporto ci ha chiesto di curvare subito dopo la partenza (un po' prima del normale circuito) per non disturbare il sonno di quelli che abitano proprio vicino alla pista. Visto che la pista é lunga a sufficienza per salire e fare la curva in sicurezza, non c'é stato il minimo problema.
Puntiamo dunque verso LALUK (punto di riporto IFR al confine con la Repubblica Ceca), raggiungiamo Most poco dopo LALUK, sorvoliamo tranquillamente la Repubblica Ceca ancora immersa nel sonno (erano le 7 di mattina!) e ritorniamo in Germania.
Un'ora e quaranta minuti dopo la partenza atterriamo a Deggendorf, con tre minuti di anticipo sulla tabella di marcia.
Seconda tappa: Deggendorf (EDMW) - Trento (LIDT)
Facciamo dunque il pieno, quindi una tappa alla toilette ed un breve spuntino, infine decolliamo alla volta dell'Italia.Memore dell'esperienza di due anni fa, decido di salire il prima possibile per evitare problemi sulle Alpi.
Purtroppo, adesso come due anni fa, il Tecnam P92 che abbiamo usato ha soltanto un Tranponder Mode C, quindi teoricamente avremmo dovuto stare sotto i 5000 ft. Praticamente invece possiamo salire quanto vogliamo, basta chiedere prima alla FIS l'autorizzazione a farlo. Autorizzazione che viene concessa praticamente sempre. Questo "trucchetto" l'ho imparato l'anno scorso ad un corso di aggiornamento, parlando con una persona della Deutsche Flugsicherung.
Passiamo quindi il Chiemsee già ben sopra i 5000 ft.
Per tutto il tragitto abbiamo sempre avuto la fortuna di avere un discreto vento a favore, come si vede da questa foto:
Purtroppo il bel tempo comincia a lasciarci. In Austria troviamo parecchie nuvole, anche se, per fortuna, ben più alte delle montagne:
Ed anche in Italia purtroppo la situazione peggiora. Pur rimanendo le condizioni per il volo a vista, il tempo è nettamente peggiore che in Germania.
Ero già a conoscenza della cosa, quindi ero preparato spiritualmente. In ogni caso, l'orsachiotto di pezza era ben fisso sulle mie ginocchia (e mia moglie stringeva il Grande Puffo)...
Terza tappa: Trento (LIDT) - Montalto Dora (TO10)
Atterriamo dunque a Trento. Dell'aeroporto avevo già parlato due anni fa e posso solo ripetermi.La pista è ottima, il personale gentilissimo ed il ristorante eccellente.
Dopo aver fatto benzina e pranzato, ci prepariamo all'ultima tappa, fino a Montalto Dora.
Problema: le nuvole sopra il passo del Tonale sono troppo basse. Dobbiamo quindi cambiare il percorso. Visto che per questo tragitto non avevo aperto un piano di volo, la cosa è stata molto semplice. Siamo quindi passati, come due anni fa, tra le Alpi e Milano, sorvolando il lago di Garda.
Abbiamo quindi volato un po' basso a causa della struttura dello spazio aereo in Italia. Stavolta comunque, a causa del cielo coperto, le turbolenze erano molto ridotte.
Siamo arrivati a Biella e ci preparavamo a sorvolare la Serra (una serra morenica tra il Biellese ed il Canavese) per atterrare a Montalto Dora, quando vedo delle nubi scurissime davanti a noi.
Neanche tempo di sperare che fossero dopo Montalto che ci troviamo in un temporale.
Visto che con i temporali non si discute, faccio una virata a sinistra al limite del volo acrobatico e, mentre mia moglie cerca la frequenza di Cerrione, mi dirigo alla massima velocità verso questo aeroporto.
Atterriamo ancora all'asciutto, ma non facciamo in tempo a parcheggiare l'aereo che il temporale ci ha raggiunti. Nei circa 20 metri che separavano l'aereo dall'edificio dell'aeroporto ci siamo veramente fatti una doccia.
In ogni caso, dopo circa un'ora il temporale passa e noi, dopo aver tranquillizzato i miei genitori per telefono, decolliamo e, nel giro di 12 minuti, arriviamo a Montalto Dora.
Come si può notare la pista di Montalto Dora è in erba. Nonostante ciò, unico caso a me noto, sono riusciti a scrivere il numero della pista, con una gittata di cemento. Il numero è li dal 1983. Come faranno se, per la varianzione magnetica, occorrerà cambiare il numero della pista, non lo so.
Comunque è un'ottima idea, in quanto la pista è molto ben visibile, anche da distante.
Arrivando dalla Serra occorre scendere abbastanza rapidamente, visto che l'aeroporto è a nemmeno due minuti di distanza.
Occorre anche prestare attenzione all'arrivo in Finale, visto che è necessario sorvolare alberi abbastanza alti e cavi dell'alta tensione.
Fino a dopo gli alberi bisogna tenere una quota di 1200 ft, per poi scendere molto rapidamente dopo di essi. La pista è comunque lunga a sufficienza per compiere questa manovra in sicurezza.
Ritorno, prima tappa: Montalto Dora (TO10) - Trento (LIDT)
Dopo due settimane all'insegna del maltempo, che nel Biellese ha fatto anche danni ingenti (quanto son stato felice di aver potuto mettere l'aereo nell'Hangar! Già la prima notte un temporale molto intenso avrebbe rischiato di fare seri danni all'aereo...) ed aver rivisto amici e parenti, ci prepariamo al ritorno.Sulla permanenza in Italia posso dire ben poco. Avremmo voluto almeno volare fino ad Aosta o a Massa Cinquale (al mare), ma, come ho detto, il meteo ha deciso diversamente e ci siamo dovuti accontentare di brevi voli sul Biellese e su Ivrea...
Anche il ritorno è stato anticipato di una giornata, in quanto le previsioni meteo per domenica 08.08. erano pessime (quantomeno sulle Alpi).
Il volo fino a Trento è stato comunque fatto passando dalla valle di Sondrio e dal Passo del Tonale. Era fattibile, ma bisognava stare un po' attenti, visto che le nuvole non erano altissime.
In compenso, anche nel ritorno abbiamo beneficiato del vento a favore:
L'arrivo sul Passo del Tonale è stato un po' sudato, in quando dovevamo fare attenzione alle nuvole:
Altrettanta attenzione doveva esserci durante le virate, visto che il vento in coda era aumentato:
In ogni caso, alla fine, arriviamo all'aeroporto di Trento:
Qui ci fermiamo per la notte. L'albergo, già eccellente due anni fa, è ulteriormente migliorato.
Fortunatamente il personale è riuscito a trovarci una camera per dormire, visto che quella che avevamo prenotato per la notte tra sabato 07. e domenica 08. non potevamo usarla essendo arrivati un giorno prima del previsto.
Ci siamo quindi adattati ad una camera singola con un letto ad una piazza e mezza, comunque più che sufficiente per dormire bene in due.
Ceniamo e facciamo due passi per digerire. Al tramonto il vento è pressochè assente, le nuvole sono scomparse e la visibilità è eccellente.
Peccato che gli ultraleggeri non possano volare di notte, altrimenti sarebbe stata una buona idea ripartire adesso...
Ritorno, seconda tappa: Trento (LIDT) - Deggendorf (EDMW)
Sabato mattina, subito prima di colazione, controllo il meteo e telefono all'aeroporto per farmi consigliare.Il meteo in Italia non era eccellenten, ma neanche troppo male. Per l'Austria temevo nuvole un po' basse (il GAFOR segnalava D/D/D), ma avremmo dovuto farcela.
Scendiamo quindi al ristorante per fare colazione ed apro i piani di volo.
Dopo colazione andiamo all'aereo e ci prepariamo per il decollo.
Passato Bolzano, un aereo proveniente dall'Austria ci informa che le nuvole sul Brennero sono oltre i 7000 ft (il passo del Brennero è a 6145 ft), quindi fattibile.
Ci informa altresì che "potrebbe esserci un po' di turbulenza" in Austria.
La mia decisione di passare da Castelletto e Bressanone era giusta, in quanto in Italia le nuvole erano ancora un po' basse.
Proseguiamo quindi seguendo sempre l'autostrada fino in Austria. E li troviamo "un po' di turbolenza"... Con 70 km/h di vento, direi che il nome corretto è Föhn...
Per ovvie ragioni, non sono riuscito a scattare nessuna foto.
Un breve consulto con la torre di Innsbruck e decidiamo di cambiare il piano di volo. Passare da Kufstein per entrare in Germania non sembra fattibile.
Innsbruck ci consiglia di passare da N1 e Scharnitzpass dove, a detta loro, il vento è minore. In effetti, qui il vento non supera i 40 km/h.
Arriviamo quindi finalmente in Germania, spostati ad ovest di circa 50 km del previsto.
In ogni caso, il peggio è passato. Sempre con il vento in coda (tra i 5 ed i 25 km/h) scendiamo ed arriviamo in vista di Deggendorf:
Ritorno, terza tappa: Deggendorf (EDMW) - Kamenz (EDCM)
Riempiamo i serbatoi, mangiamo un paio di biscotti e ripartiamo per Kamenz. Visto che l'arrivo era pianificato ben dopo il normale orario di apertura dell'aeroporto, non avrebbe avuto senso un'ennesimo atterraggio a Pirna.Questo tragitto è decisamente semplice. Le montagne che separano la Germania dalla Repubblica Ceca son poca cosa al confronto con le Alpi, visto che 5000 ft bastano per superarle senza problemi.
Per tutta la durata del volo abbiamo sempre il vento a favore. Non mi era mai capitato prima d'ora di avere il vento a favore all'andata ed al ritorno. Meglio così...
La FIS di Praha ci ha avvisati di attività paracadutistica a Plzen e quindi abbiamo accuratamente evitato la zona dell'aeroporto.
Dopo aver passato le Erzgebirge ritorniamo in Germania e ci prepariamo per l'atterraggio a Kamenz.
Qui il vento era già abbastanza forte, ma comunque più che fattibile, sopratutto per chi ha appena avuto a che fare con il Föhn...
Conclusioni
Ed anche queste ferie sono arrivate alla fine...Ho già detto due anni fa che il sorvolo delle Alpi non è una cosa da sottovalutare. Non mi sentirei di consigliarlo a nessuno con meno di 100-150 ore di volo.
Con un meteo come quello di quest'anno arrivo a dire che sarebbero necessarie almeno 3-400 ore di volo ed una confidenza estrema con l'aereo utilizzato.
Comunque, con l'accorgimento di salire appena possibile, in accordo con la FIS, anche un piccolo ultraleggero con soli 80 cavalli-motore può tranquillamente fare il volo, pur con a bordo due persone ed i bagagli (ovviamente solo lo stretto necessario!).
Ho già detto due anni fa che la FIS in Italia richiede una comunicazione pressochè ininterrotta e tempi stimati per ogni tratta da un punto di riporto all'altro.
Una buona pianificazione del volo è quindi indispensabile.
Un mio amico, insegnante di volo in Italia, mi ha dato qualche consiglio per la comunicazione in Italiano con gli aeroporti (che ho fatto!), ma mi ha consigliato tassativamente di parlare Inglese con la FIS.
Il motivo? Come già avevo avuto modo di constatare due anni fa, i controllori italiani parlano un Inglese pessimo. Se pensano che sia necessario parlare questa lingua con il pilota, lo lasciano abbastanza in pace.
In effetti ho visto che quelli che parlavano Italiano dovevano parlare molto più di me... Ottimo consiglio, dunque...
Un'altra cosa posso dire sul sorvolo delle Alpi: un buon GPS è un aiuto enorme, ma cercare di volare seguendo la linea diretta tra due punti è spesso una pessima idea! Bene che vada occorre alzarsi parecchio per superare montagne che si possono spesso semplicemente aggirare, e non sempre la cosa è possibile.
Una buona idea è di seguire le autostrade che sono sempre costruite nei punti più bassi della valle e, per definizione, sono prive di ostacoli significativi.
Il volo dev'essere quindi accuratamente pianificato studiando le cartine!
E ora cominciamo a preparare il volo per le ferie dell'anno prossimo...