Il tragitto: Kamenz (EDCM) - Peenemünde (EDCP) - Bagicz k/Kołobrzegu (EPKG) - Lubin (EPLU) - Jelenia Góra (EPJG) - Česká Lípa (LKCE) - Kamenz (EDCM). 548 miglia nautiche.
In tutto 6 giorni in giro tra la Germania, la Polonia e la Repubblica Ceca.
Giorno 1: Kamenz (EDCM) - Peenemünde (EDCP)
Volo tranquillo sopra la Spreewald, Berlin (vicino!) e Anklam (tappa tecnica per far benzina).Sul tragitto posso dire ben poco. È una tratta molto facile e, se si vola abbastanza in alto (come abbiamo fatto) non ci si accorge quasi di muoversi...
Molto divertente è stato il rifornimento ad Anklam (EDCA). Per chi non conosce questo aeroporto: Anklam ha una pompa di benzina per automobili direttamente all'aeroporto. Come conseguenza si vede spesso un aereo attendere dietro un'auto o, come nel nostro caso, un'auto che attende che l'aereo abbia fatto il pieno. Molto divertente.
Altrimenti c'è poco da dire: aeroporto piacevole, gente cordiale, prezzi accettabili e buon ristorantino per una piccola pausa pranzo.
Dopo pranzo siamo quindi ripartiti per Peenemünde. Anklam dista da Peenemünde solo 20 miglia nautiche, quindi è stato un volo molto breve.
L'arrivo a Peenemünde è molto bello, con una parte del circuito sopra il mare (siamo atterrati sulla pista 13). La pista è facile da raggiungere e l'atterraggio non presenta particolari difficoltà.
Purtroppo devo dire che l'unica cosa sensata che si può fare dopo essere atterrati a Peenemünde è ridare Gas e ripartire...
La gente all'aeroporto è veramente sgarbata. La camera è costata 10€ più di quanto ci è stato detto ("Beh, gli asciugamani, la pulizia della stanza, etc. Vi ho già scontato i 22€ perché siete piloti", questa è stata la scusa della tipa. Ora, stammi bene a sentire: se io telefono e chiedo quanto costa la camera, tu mi devi dire il prezzo completo di tutto, non una parte e poi chiedermi soldi in più quando siamo li!).
La camera era passabile. Per quel prezzo (70€!!!) abbiamo visto camere ben migliori, tuttavia, lo devo dire, non al Mar Baltico.
Quello che mi ha disturbato parecchio, oltre alla scortesia, è che in camera c'era un condizionatore, ma non potevamo accenderlo, nonostante il caldo insopportabile.
Anche l'atterraggio costa parecchio (7€) e il controllore è decisamente scortese. Come prima cosa si lamenta che la nostra radio ha dei problemi (misteriosamente però solo con loro! Con tutti gli altri non abbiamo avuto nessun problema...), quindi indica un foglio con la spiegazione (idiota!) del perché l'atterraggio bisogna pagarlo subito prima della partenza al posto che all'arrivo come in tutti gli altri aeroporti (Ora, caro mio, tu puoi anche dare la colpa al computer, ma io sono programmatore di professione e a me non la dai a bere. Il programma fa ne' più, ne' meno di quello che tu hai deciso che debba fare!).
Peggio ancora è stato quando abbiamo chiesto di poter gonfiare una gomma del carrello d'atterraggio. La tipa che si occupa di tutto meno che degli atterraggi ci dice di chiedere il compressore a suo marito (il controllore). Il marito ci dice che il compressore non c'è e non possiamo spingere l'aereo fino in officina. Se vogliamo c'è una pompa da bicicletta con l'adattatore. Va bene, proviamo così. "Chiedete a mia moglie". Mettersi d'accordo?
Alla fine la pompa è stata depositata fuori dalla porta della torre. Noi eravamo a neanche 10 metri di distanza. Almeno chiamare?
Ovviamente l'adattatore era sbagliato e non abbiamo potuto gonfiare la gomma.
Mai più a Peenemünde.
Ora, nel caso quelli di Peenemünde leggessero queste due righe: gente, io capisco tutto. Fa un caldo infernale e voi dovete lavorare intanto che altri fanno le ferie, ma per una stanza appena passabile, due biciclette con la sella durissima, atterraggio e parcheggio (all'aperto!) dell'aereo vi abbiamo lasciato un centone. Un po' di cortesia sarebbe gradita...
Probabilmente questa gente non ritiene necessario essere cortese con i propri clienti (perché si, i piloti, sorpresa!, sono proprio i vostri clienti. Quelli che vi consentono di comprarvi la pagnotta quotidiana!), ma in questo caso non devono stupirsi se poi la gente scrive commenti negativi su di loro.
Personalmente non atterrerò mai più a Peenemünde, manco per un atterraggio d'emergenza!
Neanche la buona cucina abbiamo trovato in quel paesello, ma qui probabilmente è "colpa" mia, che sono vegetariano e, apparentemente, a Peenemünde è impossibile trovare da mangiare qualcosa che non sia pesce...
Giorno 2: Peenemünde (EDCP) - Bagicz k/Kołobrzegu (EPKG)
Dopo la giornata in Peenemünde da dimenticare, il giorno 2, dopo aver fatto il bagno nel Mar Baltico, siamo ripartiti, in mattinata, per la Polonia.Il volo è stato molto piacevole. C'è solo da considerare che, dopo Heringsdorf, c'è una "GVS9". Neanche l'agenzia per la sicurezza aerea tedesca (Deutsche Flugsicherung) ha saputo dirmi subito cos'era... Alla fine è una fabbrica che non desidera essere sorvolata a meno di 1800 piedi. Subito dopo un'area proibita (EP-R22). Quel giorno però abbiamo potuto volare abbastanza in alto (FL55) e quindi non c'è stato problema a sorvolarla.
Molto piacevole, ma per noi assolutamente nuovo, il volo sul mare:
Devo dire che un po' di paura durante la parte di volo sul mare ce l'avevo... Sebbene ovviamente, in caso di avaria, avremmo potuto tranquillamente planare fino a raggiungere la terraferma, era per me qualcosa di nuovo.
Anche la mancanza completa di punti di riferimento (strade, ferrovie, pale eoliche) è qualcosa di nuovo. Potevo solo vedere in lontananza la terraferma e fidarmi della bussola.
Come abbia fatto Charles Lindbergh a fidarsi, con ancora meno strumentazione di quella che avevamo noi (alla fine, a bordo avevamo un GPS) e sorvolare l'Atlantico, rimane per me un mistero...
L'aeroporto di Bagicz è molto facile da trovare, subito dopo la città di Kołobrzeg, separato dal mare solo da una sottile foresta.
Come spesso accade in Polonia, non c'era nessuno sulla frequenza dell'aeroporto, ma altrimenti l'arrivo è decisamente semplice.
La camera è decisamente spartana: quattro mura, il tetto e due letti che han visto tempi migliori.
Probabilmente il tutto è parte di un qualche complesso sovietico dei tempi che furono ed è decisamente in stato decadente.
Per 25€ (più altri 25€ per l'atterraggio e il parcheggio dell'aereo), direi che è piuttosto poco.
Circa 10 minuti a piedi dall'aeroporto c'è il mare e a 15 minuti a piedi c'è la cittadina di Sianożęty, dove abbiamo trovato un ottimo ristorante (Morze Smaków). Qui mia moglie ha potuto mangiare pesce a sazietà e io rimpinzarmi di Pierogi e ottima insalata.
Assolutamente da consigliare e decisamente a buon prezzo!
Quello che mi è piaciuto poco a Bagicz è stato quando abbiamo fatto benzina. Avevo detto subito al tipo della torre che ci servivano 20 litri di benzina, ma lui ha voluto rimandare al giorno dopo.
Va bene, nessun problema. Ho portato una tanica apposta. Lui ha però voluto usare la sua ed è andato dal benzinaio (~2Km dall'aeroporto).
Quando è tornato, oltre al costo della benzina, il tipo mi ha chiesto 40PLN (~10€) per avermela portata.
Ora, io questo lo trovo piuttosto sfacciato. Non dire niente finché non sei li con la benzina è già brutto, ma 10€ per nemmeno 10 minuti di "lavoro" e 4Km in auto è decisamente parecchio.
La prossima volta andrò a piedi con la tanica al distributore e tornerò in Taxi. Mi costerà molto meno dei 10€...
Altrimenti, a parte questi dettagli, direi che Bagicz ci è piaciuta parecchio e ci torneremo di sicuro. Probabilmente, però, alloggeremo altrove...
Giorno 3: Bagicz k/Kołobrzegu (EPKG) - Lubin (EPLU)
Dopo un bagno mattiniero nel Mar Baltico e un ottimo pranzo siamo ripartiti per Lubin.Qui ho dovuto veramente bestemmiare. Le nuove cartine ICAO della Polonia sono decisamente pessime.
Già il fatto che siano decisamente difficili da piegare e spiegare in volo è brutto, ma hanno pure dei segnali completamente fuori standard...
Il mio piano era di sorvolare gli aeroporti di Swidwin (EPSN), Miroslawiec (EPMI), Poznań (EPPB, sotto lo spazio aereo C, vicino alla zona di controllo) e Strzyzewice (EPLS).
Sulla cartina, oltre a Poznań, non ho trovato zone di controllo che però ci sono, semplicemente segnalate in maniera strana...
Per fortuna ero in contatto con il controllo di Gdank e Poznań, che mi hanno avvisato della cosa e aiutato ad evitarle.
Perché non siamo potuti passare sotto lo spazio aereo C di Poznań, però, resta tuttora un mistero.
In ogni caso, dopo un voletto di due ore siamo atterrati a Lubin.
Devo dire che siamo entusiasti di questo aeroporto!
La gente è assolutamente amichevole, la camera ha un prezzo accettabile (10€/persona/notte) e l'aeroporto è molto bello.
Purtroppo non siamo riusciti a trovare un ristorante passabile in città, ma già quelli dell'aeroporto ci avevano avvisato della cosa...
A Lubin, il presidente dell'Aeroklub in persona mi ha portato in auto fino dal benzinaio e non ha voluto in centesimo.
La grossa sorpresa è stata durante il momento in cui ero via. Qualcuno, senza dir niente, mi ha gonfiato la gomma del carrello d'atterraggio.
A tutt'oggi non so chi ringraziare. Veramente, gente eccellente! Assolutamente da consigliare!!!
Torneremo sicuramente a Lubin!
Giorno 4: Lubin (EPLU) - Jelenia Góra (EPJG)
Da Lubin a Jelenia Góra c'è solo mezz'ora di volo molto tranquillo.L'aeroporto di Jelenia Góra lo conosciamo bene, visto che ci andiamo spesso.
Per la prima volta abbiamo pernottato all'aeroporto. La camera è un po' migliore di quella di Bagicz, ma non di molto...
Il costo è comunque accettabile: 20€ (più 10€ per l'atterraggio e il parcheggio dell'aereo).
Un po' caotica la consegna delle chiavi, in quanto il capo, con il quale avevo parlato, era sempre in giro per voli turistici e nessun altro sapeva che avevamo prenotato una camera all'aeroporto...
L'organizzazione non è proprio il punto forte dell'Aeroklub Jeleniogórski, ma le persone sono molto cortesi.
Con un bus, direttamente dall'aeroporto, si raggiunge agevolmente la città. Lì conosciamo un ottimo ristorante (Metafora, direttamente nella piazza centrale. Ne siamo entusiasti. Ottima cucina e prezzi modici).
Giorno 5: Jelenia Góra (EPJG) - Česká Lípa (LKCE)
Nuovamente un breve volo, visto che Česká Lípa dista da Jelenia Góra solo mezz'ora.Per la prima volta in queste ferie, ero un po' insicuro. In mattinata c'erano parecchie nubi e ha piovuto un po'.
Nel pomeriggio, però, le nuvole si erano diradate e dappertutto c'era CAVOK. Il volo è stato piacevole, sebbene ogni tanto abbiamo incontrato qualche turbolenza.
Ho avuto qualche problema a riconoscere l'aeroporto di Česká Lípa. Il paesaggio è cambiato parecchio dall'ultima volta che ci siamo stati.
La gente comunque è rimasta molto cordiale e la camera è veramente lussuosa. Per 37€ compreso l'atterraggio e il parcheggio dell'aereo, direi che non si si può lamentare...
Ottima cosa anche la piscina (decisamente non ufficiale: solo per piloti e accompagnatori). Con questa calura era veramente piacevole.
Questa volta abbiamo deciso di provare un nuovo ristorante, nel campo da Golf vicino all'aeroporto.
Va bene, che un vegetariano in Repubblica Ceca abbia dei problemi già lo sapevo, ma per la prima volta non ho trovato praticamente niente senza carne nel Menu...
Per fortuna il cuoco è molto gentile (e parla anche un po' di tedesco) e mi ha grigliato un po' di verdure e formaggio.
32€ per quel che abbiamo mangiato per cena, comunque, sono tanti...
Gente, se decidete di volare a Česká Lípa, vi consigliamo di cercare un altro ristorante.
Altrimenti decisamente da consigliare.
Giorno 6: Česká Lípa (LKCE) - Kamenz (EDCM)
Tutto finisce...Con un ultimo breve volo (37 minuti) la nostra vacanza è terminata.
Il volo sulle montagne al confine tra Germania e Cechia è sempre piacevole e abbiamo riconosciuto con un po' di nostalgia il fiume Elbe, purtroppo attualmente un po' in secca.
La temperatura, alla quota di 4500 piedi, era piacevole, ma quando siamo entrati nel circuito di Kamenz avrei voluto ripartire.
Il caldo era insopportabile...
Tiriamo le somme
Tutto sommato, escluso Peenemünde, possiamo consigliare a tutti questo tragitto.Chi lo desiderasse può contattarmi per avere maggiori dettagli e i numeri di telefono delle persone nei vari aeroporti.
È stata una bellissima vacanza, che ci siamo goduti fino in fondo.