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26.01.2014 17:12 - Neve
Oggi vola Babbo Natale
Ieri purtroppo il tempo era schifoso (nuvole molto basse e ogni tanto una spruzzata di neve) e sono dovuto rimanere a terra.
Oggi, fortunatamente, le condizioni meteo erano nettamente migliori.
Alle 8:30 ricevo un SMS dall'insegnante (che mi aspettavo, in effetti stavo già preparandomi) dove dice di andarlo a prendere.
Alle 10 siamo a Riesa e andiamo a far benzina. Visto che oggi fa "freschino" (-13°) dobbiamo scaldare il motore prima di accenderlo, usando un apposito aggeggio che, con un bruciatore, soffia aria calda nel motore.
Ne approfittiamo per decidere il volo odierno. Visto che l'idea di andare ad Oehna è svanita nel tempo di una telefonata (nevica!), l'insegnante mi manda a Chemnitz (EDCJ).
OK, a Chemnitz ci sono stato solo una volta (in auto), vediamo cosa riesco a fare dall'alto...
Preparo il programma di volo e guardo la cartina. Anzi, le cartine, visto che il viaggio è suddiviso in due cartine...
Non sembra neanche tanto difficile, ma occorre considerare che la settimana scorsa ha nevicato, quindi chissà cosa potrò scorgere da lassù...
In ogni caso l'aereo è pronto, quindi prendo e comincio. Devo dire che, guardando dal finestrino, si potrebbe pensare che oggi trasporto Babbo Natale, comunque mi assicurano che non è un problema, quindi parto.
Dopo la partenza comincio a cercare di orientarmi. Visto che la neve copre parecchio, decido subito che è meglio affidarsi al programma di volo stabilito. Un occhio alla bussola ed uno all'orologio (se dopo X minuti, calcolati, non vedo il punto deciso in precedenza, vuol dire che ho sbagliato) e via che si va.
Alla fine arrivo all'autostrada e comincio a seguirla, visto che mi porta praticamente sopra l'aeroporto di Chemnitz. Purtroppo a questo punto le nubi si abbassano, tant'è che, dai 3500 piedi che tenevo prima, sono dovuto scendere a 1900. Molto basso, considerato che Chemnitz è a 1200 piedi sul mare.
Comunque alla fine mi trovo in vista della città, quindi chiamo l'aeroporto e dico che voglio atterrare. Purtroppo l'aeroporto di Chemnitz non può darmi il QDM, quindi devo cercarlo (e bestemmiare parecchio, visto che la visibilità è piuttosto ridotta!), comunque alla fine lo trovo e atterro. Il primo tentativo è andato a vuoto. Ero troppo alto e l'atterraggio sarebbe stato pericoloso. "Ripartire non è una vergogna", dice sempre il mio insegnante, quindi do' gas e riparto prima di toccare il suolo. Al secondo tentativo atterro, anche piuttosto dolcemente.
Devo dire che, avendo la pista abbastanza coperta di neve, è facile sbagliarsi a calcolare l'altezza, comunque ce l'ho fatta.
Pago e mi rimetto subito in viaggio, prima che le nuvole coprano tutto.
Il ritorno è stato nettamente più facile, sopratutto perché ho trovato subito l'autostrada che ho seguito fino a quando le nubi si sono diradate. A Riesa, ovviamente, splendeva il sole e io ho bestemmiato nuovamente perché non avevo indossato il cappellino. Però tentare di indossarlo intanto che si atterra non è proprio salutare, quindi atterro così e via.
L'insegnante quindi sale a bordo e facciamo un po' di atterraggi senza motore (o, meglio, con il motore al minimo e usando solo la planata).
Visto che sono richiesti all'esame e non mi sentivo molto sicuro, ho deciso che era il caso di esercitarsi. In ogni caso, oggi non possiamo fare tanto altro. Ritengo comunque di avere imparato, visto che tre atterraggi su tre erano buoni.
Alla fine riportiamo l'aereo all'Hangar, pago e torno a casa.
E ora mi rimane solo da aspettare un fine settimana di bel tempo per il grosso giro (Riesa-Oehna-Dessau) che farò con l'insegnante e una seconda volta da solo.
Oggi, fortunatamente, le condizioni meteo erano nettamente migliori.
Alle 8:30 ricevo un SMS dall'insegnante (che mi aspettavo, in effetti stavo già preparandomi) dove dice di andarlo a prendere.
Alle 10 siamo a Riesa e andiamo a far benzina. Visto che oggi fa "freschino" (-13°) dobbiamo scaldare il motore prima di accenderlo, usando un apposito aggeggio che, con un bruciatore, soffia aria calda nel motore.
Ne approfittiamo per decidere il volo odierno. Visto che l'idea di andare ad Oehna è svanita nel tempo di una telefonata (nevica!), l'insegnante mi manda a Chemnitz (EDCJ).
OK, a Chemnitz ci sono stato solo una volta (in auto), vediamo cosa riesco a fare dall'alto...
Preparo il programma di volo e guardo la cartina. Anzi, le cartine, visto che il viaggio è suddiviso in due cartine...
Non sembra neanche tanto difficile, ma occorre considerare che la settimana scorsa ha nevicato, quindi chissà cosa potrò scorgere da lassù...
In ogni caso l'aereo è pronto, quindi prendo e comincio. Devo dire che, guardando dal finestrino, si potrebbe pensare che oggi trasporto Babbo Natale, comunque mi assicurano che non è un problema, quindi parto.
Dopo la partenza comincio a cercare di orientarmi. Visto che la neve copre parecchio, decido subito che è meglio affidarsi al programma di volo stabilito. Un occhio alla bussola ed uno all'orologio (se dopo X minuti, calcolati, non vedo il punto deciso in precedenza, vuol dire che ho sbagliato) e via che si va.
Alla fine arrivo all'autostrada e comincio a seguirla, visto che mi porta praticamente sopra l'aeroporto di Chemnitz. Purtroppo a questo punto le nubi si abbassano, tant'è che, dai 3500 piedi che tenevo prima, sono dovuto scendere a 1900. Molto basso, considerato che Chemnitz è a 1200 piedi sul mare.
Comunque alla fine mi trovo in vista della città, quindi chiamo l'aeroporto e dico che voglio atterrare. Purtroppo l'aeroporto di Chemnitz non può darmi il QDM, quindi devo cercarlo (e bestemmiare parecchio, visto che la visibilità è piuttosto ridotta!), comunque alla fine lo trovo e atterro. Il primo tentativo è andato a vuoto. Ero troppo alto e l'atterraggio sarebbe stato pericoloso. "Ripartire non è una vergogna", dice sempre il mio insegnante, quindi do' gas e riparto prima di toccare il suolo. Al secondo tentativo atterro, anche piuttosto dolcemente.
Devo dire che, avendo la pista abbastanza coperta di neve, è facile sbagliarsi a calcolare l'altezza, comunque ce l'ho fatta.
Pago e mi rimetto subito in viaggio, prima che le nuvole coprano tutto.
Il ritorno è stato nettamente più facile, sopratutto perché ho trovato subito l'autostrada che ho seguito fino a quando le nubi si sono diradate. A Riesa, ovviamente, splendeva il sole e io ho bestemmiato nuovamente perché non avevo indossato il cappellino. Però tentare di indossarlo intanto che si atterra non è proprio salutare, quindi atterro così e via.
L'insegnante quindi sale a bordo e facciamo un po' di atterraggi senza motore (o, meglio, con il motore al minimo e usando solo la planata).
Visto che sono richiesti all'esame e non mi sentivo molto sicuro, ho deciso che era il caso di esercitarsi. In ogni caso, oggi non possiamo fare tanto altro. Ritengo comunque di avere imparato, visto che tre atterraggi su tre erano buoni.
Alla fine riportiamo l'aereo all'Hangar, pago e torno a casa.
E ora mi rimane solo da aspettare un fine settimana di bel tempo per il grosso giro (Riesa-Oehna-Dessau) che farò con l'insegnante e una seconda volta da solo.
19.01.2014 09:30 - Voli da solo
Stavolta ce l'ho fatta
Dopo i problemi allo pneumatico della settimana scorsa, finalmente ieri ho potuto fare i primi voli da solo.
Visto che anche un altro studente voleva volare (ma non ancora da solo), il piano originario è stato lievemente modificato. Ho quindi portato l'insegnante a Großenhain (teoricamente si potrebbe parlare del mio primo "trasporto passeggeri") e da li sono partito alla volta di Kamenz e poi, in seguito, Welzow.
A Kamenz ero già stato mesi fa, ma non mi ricordavo assolutamente niente del giro.
Va bene, la cartina è qui, il piano di volo è stampato, la App sul cellulare per seguire il volo via GPS è lanciata, via che si va!
E qui ho scoperto una triste verità: o guardo la cartina e navigo a vista, oppure uso il GPS. Cercare di usare entrambi e conciliare il piano di volo (dove la direzione è indicata tenendo conto del vento) con il GPS (che invece indica la direzione "effettiva") mi manda nel pallone.
OK, sono arrivato a Kamenz senza tanti problemi e ho pure evitato lo spazio aereo D dell'aeroporto di Dresden, che non sono ancora autorizzato ad attraversare, però ho bestemmiato parecchio.
All'arrivo a Kamenz ho pure sbagliato completamente il giro per l'atterraggio. Me ne sono accorto e ho subito chiesto se potevo proseguire o preferivano che ripartissi e rifacessi il giro da capo. Mi han detto di proseguire, quindi va bene.
Sono atterrato, mi son fatto firmare il foglio che mi ha dato l'insegnate, ho pagato il pedaggio e, intanto che c'ero, ho chiesto quanto costa affittare un aereo li (tanto per vedere cosa potrò fare quando avrò il brevetto...).
Il ritorno è stato un po' migliore, ma non così tanto da potermi ritenere soddisfatto.
Atterro e torno dall'insegnante che mi mette in mano il foglio con l'incarico di andare a Welzow.
Memore dell'esperienza appena acquisita, lascio il telefono in tasca e volo secondo il piano che mi sono fatto con il programma che ho scritto. Lasciato l'aeroporto di Großenhain, decido di chiamare München Information (FIS = Flight Information Service), tanto per farmi dare il QNH e dire che son qui.
Il piano era veramente ben studiato e sono arrivato senza il minimo problema a Welzow con un volo veramente bello. Lascio la frequenza di München e chiamo Welzow per l'atterraggio. Che è stato veramente brutto... Purtroppo era attiva la pista 21, che è direttamente contro il sole. Ben abbagliato, nonostante il cappellino e gli occhiali da sole, ho raddrizzato l'aereo troppo in alto con il risultato di fare un atterraggio veramente duro. Il tipo della torre mi ha fatto notare la cosa (come se ne avessi bisogno...) ma ha detto di non preoccuparmi che anche all'esame non sarebbe stato un grosso problema. Se lo dice lui...
Breve pausa pranzo, che oramai sono quasi le 13, riparto verso Großenhain con un po' di fretta, visto che dovevo riportare l'insegnante a Riesa entro le 14, dal momento che aveva un altro allievo che lo attendeva.
Secondo errore! Visto come son venuto bene a Welzow, non mi sono stampato il piano per il ritorno. In più, per cercare di guadagnare 5 minuti, al posto di seguire l'autostrada e fare una lieve deviazione, ho deciso di tagliare diritto.
Con il risultato che mi sono perso poco dopo Ruhland...
Fortunatamente, avevo già chiamato München Information e avevo detto che la mia destinazione era Großenhain.
Dopo 10 minuti durante i quali cercavo di capire dove potessi essere, stavo per prendere il cellulare e lanciare la App con il GPS, quando München Information mi chiama e mi chiede se veramente ero intenzionato ad andare a Großenhain.
Certo, rispondo io. "Ha bisogno di aiuto? È piuttosto fuori rotta.." risponde la signora di München.
Fosse stata li, l'avrei baciata! Certo che ho bisogno di aiuto!
Mi dice quindi di volare in direzione 190° che Großenhain dista 11 miglia nautiche.
Dopo 10 minuti vedo davanti a me una città che non può che essere Großenhain. Chiamo quindi München e dico che intendo lasciare la frequenza. La tipa mi chiede se ho Großenhain in vista. Si, rispondo io. Ora si...
Cambio quindi la frequenza e chiamo l'aeroporto. Visto che ancora non vedo la pista mi faccio dare il QDM. Trovo quindi la pista e atterro, nuovamente un po' duro.
Torniamo di volata (è proprio il caso di dirlo) a Riesa e lascio l'insegnante all'altro allievo, quindi torno a casa da solo.
Morale: non tentare mai di volare alla sperandio che non funziona! Preparare sempre il piano di volo e appena possibile, chiamare il FIS che se tutto va a rotoli, sanno dove mi trovo e possono darmi una mano!
Tra l'altro, se anche mi capitasse di perdermi durante l'esame, ma riesco a ritrovare la rotta chiedendo al FIS o all'aeroporto di darmi il QDM, questo disorientamento non viene considerato un problema. Il problema è se l'esaminatore deve dirmi che ho perso la rotta e come ritornare alla rotta giusta...
L'idea era di usare l'esperienza acquisita ieri per il volo odierno verso Oehna, ma stamani vedo solo nuvole basse e il DWD (Deutscher Wetterdienst = Servizio meteorologico tedesco) dice X, X, M5.
Oggi si resta a terra, purtroppo...
Visto che anche un altro studente voleva volare (ma non ancora da solo), il piano originario è stato lievemente modificato. Ho quindi portato l'insegnante a Großenhain (teoricamente si potrebbe parlare del mio primo "trasporto passeggeri") e da li sono partito alla volta di Kamenz e poi, in seguito, Welzow.
A Kamenz ero già stato mesi fa, ma non mi ricordavo assolutamente niente del giro.
Va bene, la cartina è qui, il piano di volo è stampato, la App sul cellulare per seguire il volo via GPS è lanciata, via che si va!
E qui ho scoperto una triste verità: o guardo la cartina e navigo a vista, oppure uso il GPS. Cercare di usare entrambi e conciliare il piano di volo (dove la direzione è indicata tenendo conto del vento) con il GPS (che invece indica la direzione "effettiva") mi manda nel pallone.
OK, sono arrivato a Kamenz senza tanti problemi e ho pure evitato lo spazio aereo D dell'aeroporto di Dresden, che non sono ancora autorizzato ad attraversare, però ho bestemmiato parecchio.
All'arrivo a Kamenz ho pure sbagliato completamente il giro per l'atterraggio. Me ne sono accorto e ho subito chiesto se potevo proseguire o preferivano che ripartissi e rifacessi il giro da capo. Mi han detto di proseguire, quindi va bene.
Sono atterrato, mi son fatto firmare il foglio che mi ha dato l'insegnate, ho pagato il pedaggio e, intanto che c'ero, ho chiesto quanto costa affittare un aereo li (tanto per vedere cosa potrò fare quando avrò il brevetto...).
Il ritorno è stato un po' migliore, ma non così tanto da potermi ritenere soddisfatto.
Atterro e torno dall'insegnante che mi mette in mano il foglio con l'incarico di andare a Welzow.
Memore dell'esperienza appena acquisita, lascio il telefono in tasca e volo secondo il piano che mi sono fatto con il programma che ho scritto. Lasciato l'aeroporto di Großenhain, decido di chiamare München Information (FIS = Flight Information Service), tanto per farmi dare il QNH e dire che son qui.
Il piano era veramente ben studiato e sono arrivato senza il minimo problema a Welzow con un volo veramente bello. Lascio la frequenza di München e chiamo Welzow per l'atterraggio. Che è stato veramente brutto... Purtroppo era attiva la pista 21, che è direttamente contro il sole. Ben abbagliato, nonostante il cappellino e gli occhiali da sole, ho raddrizzato l'aereo troppo in alto con il risultato di fare un atterraggio veramente duro. Il tipo della torre mi ha fatto notare la cosa (come se ne avessi bisogno...) ma ha detto di non preoccuparmi che anche all'esame non sarebbe stato un grosso problema. Se lo dice lui...
Breve pausa pranzo, che oramai sono quasi le 13, riparto verso Großenhain con un po' di fretta, visto che dovevo riportare l'insegnante a Riesa entro le 14, dal momento che aveva un altro allievo che lo attendeva.
Secondo errore! Visto come son venuto bene a Welzow, non mi sono stampato il piano per il ritorno. In più, per cercare di guadagnare 5 minuti, al posto di seguire l'autostrada e fare una lieve deviazione, ho deciso di tagliare diritto.
Con il risultato che mi sono perso poco dopo Ruhland...
Fortunatamente, avevo già chiamato München Information e avevo detto che la mia destinazione era Großenhain.
Dopo 10 minuti durante i quali cercavo di capire dove potessi essere, stavo per prendere il cellulare e lanciare la App con il GPS, quando München Information mi chiama e mi chiede se veramente ero intenzionato ad andare a Großenhain.
Certo, rispondo io. "Ha bisogno di aiuto? È piuttosto fuori rotta.." risponde la signora di München.
Fosse stata li, l'avrei baciata! Certo che ho bisogno di aiuto!
Mi dice quindi di volare in direzione 190° che Großenhain dista 11 miglia nautiche.
Dopo 10 minuti vedo davanti a me una città che non può che essere Großenhain. Chiamo quindi München e dico che intendo lasciare la frequenza. La tipa mi chiede se ho Großenhain in vista. Si, rispondo io. Ora si...
Cambio quindi la frequenza e chiamo l'aeroporto. Visto che ancora non vedo la pista mi faccio dare il QDM. Trovo quindi la pista e atterro, nuovamente un po' duro.
Torniamo di volata (è proprio il caso di dirlo) a Riesa e lascio l'insegnante all'altro allievo, quindi torno a casa da solo.
Morale: non tentare mai di volare alla sperandio che non funziona! Preparare sempre il piano di volo e appena possibile, chiamare il FIS che se tutto va a rotoli, sanno dove mi trovo e possono darmi una mano!
Tra l'altro, se anche mi capitasse di perdermi durante l'esame, ma riesco a ritrovare la rotta chiedendo al FIS o all'aeroporto di darmi il QDM, questo disorientamento non viene considerato un problema. Il problema è se l'esaminatore deve dirmi che ho perso la rotta e come ritornare alla rotta giusta...
L'idea era di usare l'esperienza acquisita ieri per il volo odierno verso Oehna, ma stamani vedo solo nuvole basse e il DWD (Deutscher Wetterdienst = Servizio meteorologico tedesco) dice X, X, M5.
Oggi si resta a terra, purtroppo...
12.01.2014 16:44 - Primo giro da solo
Finalmente!
E finalmente posso volare da solo!
Oggi il programma era di arrivare a Riesa, salire in aereo da solo e partire alla volta di Kamenz (EDCM).
Purtroppo, come sempre, devo considerare che Murphy mi trova molto simpatico...
Già durante il viaggio in auto fino all'aeroporto, parlando con l'insegnante il discorso è caduto su pneumatici forati al decollo, con la sua affermazione "finora ho avuto culo che si sono sempre forati al decollo e non all'atterraggio". Per la serie: tranquillizziamo lo studente!
Comunque, visto che oggi il vento era piuttosto teso (sempre sopra i 10 nodi), l'insegnante mi fa fare un paio di giri di pista con lui a bordo, tanto per vedere se può fidarsi a lasciarmi da solo. Nessun problema! Tutti e tre gli atterraggi erano a posto, il primo e l'ultimo addirittura pennellati!
In compenso mi sono trovato un capriolo sulla pista poco prima del primo decollo, due caprioli in pista poco prima del secondo atterraggio e ben sei caprioli dopo il terzo! La settimana scorsa, lepri, oggi caprioli, mi chiedo veramente cosa mi troverò in pista la prossima volta... Forse un cinghiale, per la gioia di Obelix?
In ogni caso, l'insegnante è persuaso che ce la posso fare, ma guardando il programma vediamo che ha dimenticato un punto, ossia "un volo in solitaria, fuori dalla vista dell'insegnante, di almeno 50 Km senza un atterraggio". E vabbè! Facciamo anche questo! Mi mette quindi in mano un foglio (Flugauftrag, che si potrebbe tradurre con "incarico di volo" e che, in questo caso, sostituisce il brevetto, visto che volo da solo fuori dall'area dell'aeroporto) dove mi dice di volare fino a Oschatz (EDOQ), proseguire fino all'autostrada A14 e tornare a Riesa.
Visto che non devo atterrare, farò un paio di foto alla pista e all'autostrada dall'alto. Occorre dire che io, Oschatz, finora l'ho solo sentita nominare, ma non sapevo manco dov'era...
OK, la cartina è li, preparo il volo, imposto le frequenze, salgo a bordo e via che si va. Visto che a Oschatz (tra l'altro: pista in erba, così si vede peggio dall'alto e devo cercarla) ci sono spesso dei paracadutisti, decido di volare un po' in alto (2700 piedi), per evitare di tritarne qualcuno con l'elica.
L'andata è stata decisamente piacevole, anche se parecchio lunga. Ad un certo punto mi son stupito che non arrivavo nonostante andassi ai 120Km/h. Guardo a terra e vedo che sono praticamente immobile nel cielo, a causa del vento contrario... Oh, che bello! Ora gioco a fare l'elicottero...
Do' un po' più di gas, spingo la cloche e, finalmente, alla folle velocità di 180Km/h rispetto all'aria, riesco ad avanzare. La frequenza di Oschatz è già impostata, ma pare che nessuno si faccia vivo. Arrivo finalmente sopra la pista, scatto un paio di foto con il cellulare e proseguo per l'autostrada. Arrivo e scatto due foto anche all'autostrada, quindi torno indietro.
E qui cominciano i problemi. Da Riesa ad Oschatz volavo con la bussola che segnava 270°, mentre da Oschatz all'autostrada segnava 240°. Dall'autostrada ad Oschatz avrei quindi dovuto volare in direzione 60°, quindi da Oschatz a Riesa in direzione 90°. Giro l'aereo fino a quando la bussola segna 60° e procedo, guardando il terreno e cercando la pista di Oschatz.
Che non trovo... In compenso, poco dopo mi trovo davanti l'Elbe, che è il fiume che attraversa, tra i tanti, Riesa. E che ci fa qui l'Elbe?!? Alla fine decido che il vento mi ha spostato parecchio e, per giunta, essendo quasi da dietro, mi ha soffiato quasi sopra Riesa.
OK, cambio subito la frequenza della radio su Riesa e cerco la pista. Intanto vedo di perdere un po' di quota, che son sempre a 2800 piedi. Visto che la pista ancora non si vede, anche se so per certo che dev'essere vicina, decido di chiedere il QDM (l'aeroporto mi traccia con un radiogoniometro e mi dice in quale direzione devo volare per arrivare all'aeroporto stesso).
Appena mollato il pulsante della radio, ovviamente, vedo la pista, che era proprio davanti a me. Ringrazio e comincio a prepararmi per l'atterraggio. Devo allungare un po' il sottovento, visto che ero un po' troppo in alto e, con il forte vento di traverso, se tentavo uno slip, rischiavo di rovesciarmi...
Alla fine atterro, sempre pronto a ripartire, caso mai altri caprioli decidessero di attraversare la pista, con un bel venticello di 13 nodi di traverso. L'atterraggio è quasi pennellato. Sono orgoglioso!
Torno quindi all'Hangar, faccio il pieno e ricevo un Flugauftrag per Welzow (EDCY), visto che a Kamenz il vento è a 18 nodi perpendicolare alla pista. Un po' troppo per un novellino come me.
Stampo il programma di volo che mi ero già preparato, salgo sull'aereo e rullo verso la pista. Arrivo, faccio i controlli di rito e annuncio che son pronto per il decollo. La torre mi da le informazioni sul vento, mollo i freni e... l'aereo non si muove.
Do un po' di gas, ancora niente. Ancora un po' di gas, finalmente si muove, sbandando a sinistra. Subito penso al vento, quindi freno.
Mollo il freno e l'aereo resta fermo. Controllo il freno, casomai sia rimasto incastrato. Niente.
Alla fine chiamo la torre e dico che devo abortire il decollo. Mi dicono di aspettare l'insegnante che sta arrivando.
Spengo quindi tutto e scendo dall'aereo. E vedo la ruota sinistra completamente a terra... Oh, che bello! Cosa avevamo detto stamani a proposito del culo avuto con le ruote che scoppiano prima del decollo?
Alla fine, spingiamo l'aereo fino all'Hangar (non avrei mai detto che il tragitto fosse così lungo), approfittando della ginnastica fuori programma per perdere un paio di chili...
Facciamo un tentativo gonfiando la gomma, ma dopo un minuto è nuovamente a terra. OK, è proprio forata.
Riportiamo l'aereo nell'Hangar e dichiariamo chiusa la giornata! Peccato, il cielo era splendido e il vento era pure diminuito, ma senza una ruota non sarei neanche riuscito a decollare...
Abbiamo quindi telefonato al proprietario della scuola dicendogli della cosa. Speriamo che in settimana cambi la gomma e che il prossimo fine settimana il tempo sia bello, così faccio tutti i tre voli in solitaria che devo fare e, forse forse forse, riesco anche a prevedere l'esame per l'inizio di febbraio...
Oggi il programma era di arrivare a Riesa, salire in aereo da solo e partire alla volta di Kamenz (EDCM).
Purtroppo, come sempre, devo considerare che Murphy mi trova molto simpatico...
Già durante il viaggio in auto fino all'aeroporto, parlando con l'insegnante il discorso è caduto su pneumatici forati al decollo, con la sua affermazione "finora ho avuto culo che si sono sempre forati al decollo e non all'atterraggio". Per la serie: tranquillizziamo lo studente!
Comunque, visto che oggi il vento era piuttosto teso (sempre sopra i 10 nodi), l'insegnante mi fa fare un paio di giri di pista con lui a bordo, tanto per vedere se può fidarsi a lasciarmi da solo. Nessun problema! Tutti e tre gli atterraggi erano a posto, il primo e l'ultimo addirittura pennellati!
In compenso mi sono trovato un capriolo sulla pista poco prima del primo decollo, due caprioli in pista poco prima del secondo atterraggio e ben sei caprioli dopo il terzo! La settimana scorsa, lepri, oggi caprioli, mi chiedo veramente cosa mi troverò in pista la prossima volta... Forse un cinghiale, per la gioia di Obelix?
In ogni caso, l'insegnante è persuaso che ce la posso fare, ma guardando il programma vediamo che ha dimenticato un punto, ossia "un volo in solitaria, fuori dalla vista dell'insegnante, di almeno 50 Km senza un atterraggio". E vabbè! Facciamo anche questo! Mi mette quindi in mano un foglio (Flugauftrag, che si potrebbe tradurre con "incarico di volo" e che, in questo caso, sostituisce il brevetto, visto che volo da solo fuori dall'area dell'aeroporto) dove mi dice di volare fino a Oschatz (EDOQ), proseguire fino all'autostrada A14 e tornare a Riesa.
Visto che non devo atterrare, farò un paio di foto alla pista e all'autostrada dall'alto. Occorre dire che io, Oschatz, finora l'ho solo sentita nominare, ma non sapevo manco dov'era...
OK, la cartina è li, preparo il volo, imposto le frequenze, salgo a bordo e via che si va. Visto che a Oschatz (tra l'altro: pista in erba, così si vede peggio dall'alto e devo cercarla) ci sono spesso dei paracadutisti, decido di volare un po' in alto (2700 piedi), per evitare di tritarne qualcuno con l'elica.
L'andata è stata decisamente piacevole, anche se parecchio lunga. Ad un certo punto mi son stupito che non arrivavo nonostante andassi ai 120Km/h. Guardo a terra e vedo che sono praticamente immobile nel cielo, a causa del vento contrario... Oh, che bello! Ora gioco a fare l'elicottero...
Do' un po' più di gas, spingo la cloche e, finalmente, alla folle velocità di 180Km/h rispetto all'aria, riesco ad avanzare. La frequenza di Oschatz è già impostata, ma pare che nessuno si faccia vivo. Arrivo finalmente sopra la pista, scatto un paio di foto con il cellulare e proseguo per l'autostrada. Arrivo e scatto due foto anche all'autostrada, quindi torno indietro.
E qui cominciano i problemi. Da Riesa ad Oschatz volavo con la bussola che segnava 270°, mentre da Oschatz all'autostrada segnava 240°. Dall'autostrada ad Oschatz avrei quindi dovuto volare in direzione 60°, quindi da Oschatz a Riesa in direzione 90°. Giro l'aereo fino a quando la bussola segna 60° e procedo, guardando il terreno e cercando la pista di Oschatz.
Che non trovo... In compenso, poco dopo mi trovo davanti l'Elbe, che è il fiume che attraversa, tra i tanti, Riesa. E che ci fa qui l'Elbe?!? Alla fine decido che il vento mi ha spostato parecchio e, per giunta, essendo quasi da dietro, mi ha soffiato quasi sopra Riesa.
OK, cambio subito la frequenza della radio su Riesa e cerco la pista. Intanto vedo di perdere un po' di quota, che son sempre a 2800 piedi. Visto che la pista ancora non si vede, anche se so per certo che dev'essere vicina, decido di chiedere il QDM (l'aeroporto mi traccia con un radiogoniometro e mi dice in quale direzione devo volare per arrivare all'aeroporto stesso).
Appena mollato il pulsante della radio, ovviamente, vedo la pista, che era proprio davanti a me. Ringrazio e comincio a prepararmi per l'atterraggio. Devo allungare un po' il sottovento, visto che ero un po' troppo in alto e, con il forte vento di traverso, se tentavo uno slip, rischiavo di rovesciarmi...
Alla fine atterro, sempre pronto a ripartire, caso mai altri caprioli decidessero di attraversare la pista, con un bel venticello di 13 nodi di traverso. L'atterraggio è quasi pennellato. Sono orgoglioso!
Torno quindi all'Hangar, faccio il pieno e ricevo un Flugauftrag per Welzow (EDCY), visto che a Kamenz il vento è a 18 nodi perpendicolare alla pista. Un po' troppo per un novellino come me.
Stampo il programma di volo che mi ero già preparato, salgo sull'aereo e rullo verso la pista. Arrivo, faccio i controlli di rito e annuncio che son pronto per il decollo. La torre mi da le informazioni sul vento, mollo i freni e... l'aereo non si muove.
Do un po' di gas, ancora niente. Ancora un po' di gas, finalmente si muove, sbandando a sinistra. Subito penso al vento, quindi freno.
Mollo il freno e l'aereo resta fermo. Controllo il freno, casomai sia rimasto incastrato. Niente.
Alla fine chiamo la torre e dico che devo abortire il decollo. Mi dicono di aspettare l'insegnante che sta arrivando.
Spengo quindi tutto e scendo dall'aereo. E vedo la ruota sinistra completamente a terra... Oh, che bello! Cosa avevamo detto stamani a proposito del culo avuto con le ruote che scoppiano prima del decollo?
Alla fine, spingiamo l'aereo fino all'Hangar (non avrei mai detto che il tragitto fosse così lungo), approfittando della ginnastica fuori programma per perdere un paio di chili...
Facciamo un tentativo gonfiando la gomma, ma dopo un minuto è nuovamente a terra. OK, è proprio forata.
Riportiamo l'aereo nell'Hangar e dichiariamo chiusa la giornata! Peccato, il cielo era splendido e il vento era pure diminuito, ma senza una ruota non sarei neanche riuscito a decollare...
Abbiamo quindi telefonato al proprietario della scuola dicendogli della cosa. Speriamo che in settimana cambi la gomma e che il prossimo fine settimana il tempo sia bello, così faccio tutti i tre voli in solitaria che devo fare e, forse forse forse, riesco anche a prevedere l'esame per l'inizio di febbraio...
05.01.2014 19:28 - Altri aeroporti
Primo volo del 2014
Ed eccomi nuovamente in aereo...
Ieri ed oggi, dopo la pausa forzata dovuta alla chiusura per festività degli aeroporti, ho potuto nuovamente volare.
Ieri siamo andati a Großenhain (EDAK), dove ero già stato in precedenza e ho fatto la mia seconda razione di "giri di pista su altri aeroporti".
Oramai posso dire di cavarmela abbastanza bene, sebbene gli atterraggi siano ancora un po' duri. In compenso uno era veramente pennellato. Ed ero da solo in cabina, quindi non potevo neanche pensare che fosse stato l'istruttore ad aiutarmi...
Comunque, a parte un momento di panico totale, quando un altro aereo ha detto di trovarsi in sottovento mentre ero pure io in sottovento (e lo vedevo chiaramente alla mia destra), è tutto andato bene. Però quelli sono stati 5 minuti veramente brutti, perché non sapevo bene cosa fare... Se avessi prolungato il giro ci saremmo scontrati, però non potevo neanche stare li a vedere l'altro avvicinarsi. Per fortuna in quell'aereo c'era qualcuno (ho poi scoperto che era un'istruttrice) che ha detto chiaramente che avrebbero allungato loro il giro. Bene così!
Dopo un po' l'altro aereo atterra e io continuo a fare i miei giri. 10 minuti dopo, però, siamo nuovamente in due. Vabbè, nessun problema! Basta dire sempre dove ci si trova e non ci sono problemi.
Devo però dire che a Riesa le comunicazioni radio sono veramente molto migliori. In altri aeroporti spesso si fa un po' alla sperandio, che non è tanto bello.
La cosa che mi ha un po' preoccupato è stata quando, a due metri dal suolo, una persona sconosciuta dice qualcosa alla radio a proposito di "controlli e atterraggi", ma senza dire con chi sta parlando... Dopo aver meditato se fosse qualcuno della DFS (Deutsche Flugsicherung = società per la sicurezza aeronautica tedesca) che voleva vedere i miei documenti, ho deciso che se veramente vogliono parlare con me, devono dirlo chiaramente, quindi sono atterrato, ho ridato gas e sono ripartito.
Ho poi scoperto che era l'insegnante dell'altro aereo che stava dando consigli al suo allievo. Maledizione! Almeno da un insegnante mi aspetto una comunicazione radio ben fatta!
Comunque, anche questa è fatta. Pago gli atterraggi e torniamo a Riesa.
Oggi invece il programma era di andare a Welzow (EDCY) a fare gli ultimi atterraggi da solo. Abbiamo comunque fatto nuovamente tappa a Großenhain, dove il mio insegnante ha fatto il Cross-Check ad un altro allievo (che pero', a causa del vento un po' forte, non ha volato da solo). Io ne ho approfittato per fare un altro po' di atterraggi.
Dopo una breve pausa pranzo, partiamo quindi per Welzow. Il tempo, purtroppo, peggiora e arriviamo a Welzow con una pioggerellina leggera e nubi basse.
Faccio comunque i miei atterraggi. Fortunatamente l'aeroporto è fuori città, quindi potevo volare un po' più basso, altrimenti sarei entrato nelle nubi, cosa non molto salutare se non si è attrezzati per il volo strumentale...
Al penultimo atterraggio mi son visto attraversare la pista da 4 leprotti! Al grido di "lepri in pista", la torre mi risponde "prendili che li facciamo arrosto!". Ma io sono vegetariano!!!
Per fortuna ero già decollato, altrimenti non sarebbe stato molto bello, ne per i leprotti, ne per l'aereo...
In ogni caso, oggi ho finito di fare giri di pista. Il ritorno a Riesa non è stato molto bello, perché pioveva e le nubi erano veramente basse.
In effetti eravamo al limite minimo consentito per il volo. Fortunatamente avevo di fianco un istruttore che conosce bene la strada.
Mi ha quindi detto di tenere la direzione 240°, quindi un occhio alla bussola, uno al variometro (per evitare di arrivare troppo bassi) e un terzo (se l'avessi avuto) al cellulare dell'istruttore, con la cartina con il GPS...
Siamo atterrati sani e salvi, ma spero proprio di non doverlo rifare.
E ora speriamo che il prossimo fine settimana il tempo sia buono, che mi aspetta il mio primo volo da solo da un aeroporto all'altro!
Il brevetto di volo si avvicina a grandi passi...
Ieri ed oggi, dopo la pausa forzata dovuta alla chiusura per festività degli aeroporti, ho potuto nuovamente volare.
Ieri siamo andati a Großenhain (EDAK), dove ero già stato in precedenza e ho fatto la mia seconda razione di "giri di pista su altri aeroporti".
Oramai posso dire di cavarmela abbastanza bene, sebbene gli atterraggi siano ancora un po' duri. In compenso uno era veramente pennellato. Ed ero da solo in cabina, quindi non potevo neanche pensare che fosse stato l'istruttore ad aiutarmi...
Comunque, a parte un momento di panico totale, quando un altro aereo ha detto di trovarsi in sottovento mentre ero pure io in sottovento (e lo vedevo chiaramente alla mia destra), è tutto andato bene. Però quelli sono stati 5 minuti veramente brutti, perché non sapevo bene cosa fare... Se avessi prolungato il giro ci saremmo scontrati, però non potevo neanche stare li a vedere l'altro avvicinarsi. Per fortuna in quell'aereo c'era qualcuno (ho poi scoperto che era un'istruttrice) che ha detto chiaramente che avrebbero allungato loro il giro. Bene così!
Dopo un po' l'altro aereo atterra e io continuo a fare i miei giri. 10 minuti dopo, però, siamo nuovamente in due. Vabbè, nessun problema! Basta dire sempre dove ci si trova e non ci sono problemi.
Devo però dire che a Riesa le comunicazioni radio sono veramente molto migliori. In altri aeroporti spesso si fa un po' alla sperandio, che non è tanto bello.
La cosa che mi ha un po' preoccupato è stata quando, a due metri dal suolo, una persona sconosciuta dice qualcosa alla radio a proposito di "controlli e atterraggi", ma senza dire con chi sta parlando... Dopo aver meditato se fosse qualcuno della DFS (Deutsche Flugsicherung = società per la sicurezza aeronautica tedesca) che voleva vedere i miei documenti, ho deciso che se veramente vogliono parlare con me, devono dirlo chiaramente, quindi sono atterrato, ho ridato gas e sono ripartito.
Ho poi scoperto che era l'insegnante dell'altro aereo che stava dando consigli al suo allievo. Maledizione! Almeno da un insegnante mi aspetto una comunicazione radio ben fatta!
Comunque, anche questa è fatta. Pago gli atterraggi e torniamo a Riesa.
Oggi invece il programma era di andare a Welzow (EDCY) a fare gli ultimi atterraggi da solo. Abbiamo comunque fatto nuovamente tappa a Großenhain, dove il mio insegnante ha fatto il Cross-Check ad un altro allievo (che pero', a causa del vento un po' forte, non ha volato da solo). Io ne ho approfittato per fare un altro po' di atterraggi.
Dopo una breve pausa pranzo, partiamo quindi per Welzow. Il tempo, purtroppo, peggiora e arriviamo a Welzow con una pioggerellina leggera e nubi basse.
Faccio comunque i miei atterraggi. Fortunatamente l'aeroporto è fuori città, quindi potevo volare un po' più basso, altrimenti sarei entrato nelle nubi, cosa non molto salutare se non si è attrezzati per il volo strumentale...
Al penultimo atterraggio mi son visto attraversare la pista da 4 leprotti! Al grido di "lepri in pista", la torre mi risponde "prendili che li facciamo arrosto!". Ma io sono vegetariano!!!
Per fortuna ero già decollato, altrimenti non sarebbe stato molto bello, ne per i leprotti, ne per l'aereo...
In ogni caso, oggi ho finito di fare giri di pista. Il ritorno a Riesa non è stato molto bello, perché pioveva e le nubi erano veramente basse.
In effetti eravamo al limite minimo consentito per il volo. Fortunatamente avevo di fianco un istruttore che conosce bene la strada.
Mi ha quindi detto di tenere la direzione 240°, quindi un occhio alla bussola, uno al variometro (per evitare di arrivare troppo bassi) e un terzo (se l'avessi avuto) al cellulare dell'istruttore, con la cartina con il GPS...
Siamo atterrati sani e salvi, ma spero proprio di non doverlo rifare.
E ora speriamo che il prossimo fine settimana il tempo sia buono, che mi aspetta il mio primo volo da solo da un aeroporto all'altro!
Il brevetto di volo si avvicina a grandi passi...